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Caro Massimo Gramellini,
non sono cosΓ¬ presuntuoso da pensare che trovi il tempo di rispondere a questa mia lettera. Sono, come ha scritto, βun Santoro qualsiasiβ Γ¨ lei Γ¨, invece, un grande conduttore di un programma settimanale e βil piΓΉ buonoβ dei commentatori quotidiani del Corriere della Sera.
Mi spiace essere comparso tre volte in due mesi in un talk creandole involontariamente un certo fastidio. Essendo piΓΉ vecchio, solo per lβetΓ , ho potuto scoprire prima che la stampa americana Γ¨ piΓΉ libera di quella russa.
Ora che anche lei Γ¨ arrivato alla stessa conclusione, ha potuto leggere sul βNew York Timesβ che sono stati gli americani ad uccidere tanti generali russi. Infatti partecipano direttamente alle operazioni e stanno sperimentando sul campo un nuovo tipo di guerra basata sulle informazioni di satelliti, cellulari e quantβaltro.
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Secondo il βWashington Postβ, inoltre, sono stati sempre gli americani a rendere possibile lβaffondamento della nave da guerra russa.
Naturalmente per lei la trasformazione di questa guerra in un conflitto globale Γ¨ βuna notizia buonaβ che arricchisce la sua cronaca della bontΓ . Peccato che, scorrendo la lista infinita dei suoi articoli e analizzando tutte le ore delle sue trasmissioni, di questo tipo di buone notizie non riesca a trovarne.
E nemmeno analizzando tutti i telegiornali pubblici e privati italiani o la raccolta di due mesi di Corriere della Sera. Lβinformazione italiana non Γ¨ russa ma nemmeno americana, insomma, ma Γ¨ quella βbuonaβ. Lei poi, in particolare, Γ¨ piΓΉ buonista che cronista.
Mi ricorda quei bambini che a Natale salgono sulla sedia per leggere la loro letterina: βCaro GesΓΉ bambino, manda tante armi allβUcraina e aiutali a uccidere solo soldati russi, risparmiando i civili. Regala la salute al mondo, ai miei genitori, ai miei fratellini e a tutti, compreso Michele Santoro.
A lui ,perΓ², con qualche malattiaβ.