“Non vedo affatto come un embargo sul gas porrebbe fine alla guerra. Se Putin fosse stato aperto ad argomenti economici, non avrebbe mai iniziato questa guerra folle”. La dichiarazione che rompe pesantemente il fronte delle sanzioni occidentali ĆØ del cancelliere tedesco, Olaf Scholz, in un’intervista a Der Spiegel. “Il punto ĆØ un altro, vogliamo evitare una crisi economica drammatica, la perdita di milioni di posti di lavoro e di fabbriche che non riaprirebbero piĆ¹ – ha proseguito Scholz -. Questo avrebbe grandi conseguenze per il nostro Paese, e per tutta Europa, e avrebbe anche un grande impatto sul finanziamento della ricostruzione dell’Ucraina. Pertanto, ĆØ mia responsabilitĆ dire che non possiamo permetterlo”.
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Nel corso dell’intervista Scholz ha auspicato un cessate il fuoco, sottolineando che “ci deve essere un accordo di pace che permetta all’Ucraina di difendersi autonomamente in futuro. Li equipaggeremo in modo che la loro sicurezza sia garantita. E siamo disponibili ad essere una potenza garante. Non ci sarĆ una pace dittatoriale, come Vladimir Putin ha in mente da tempoā. L’obiettivo, ha poi indicato il cancelliere tedesco, ĆØ mettere fine alla “terribile sofferenza” che la Russia sta causando all’Ucraina, “senza creare perĆ² un’escalation incontrollabile che scateni un male incommensurabile in tutto il Continente, forse anche nel mondo interoā. SƬ alla pace, ma senza scatenare una crisi economica per lāassenza di gas: la posizione della Germania ĆØ chiarissima.
Lāembargo del gas non potrĆ fermare la guerra ed ĆØ il maggiore figuriamoci gli altri, la misura di sicuro danneggerĆ lāeconomia europea e di conseguenza noi direttamente, questo ĆØ lapalissiano. La guerra non scatenata dalla sola Russia ma dāaccordo con chi ha il potere sia in Europa che negli Usa (vedi lāagenda di davos) con un piano programmato chissĆ da quanto tempo, per farci sparire dalla faccia della terra, ma molti faticano a mandare giĆ¹ questa evidenza ed aspettano un salvatore dal cielo. I primi stanno portando avanti una loro strategia attiva e si possono da questo punto giustificare, ma i secondi quelli che stanno subendo senza accennare un minimo di reazione sono solo dei vili, che meritano a pieno titolo lāinsulto. Quando mai le dittature sono state sovvertite pacificamente? Nascondersi dietro questa facciata della pacifica democrazia nasconde solo un male difficilmente estirpabile, la codardia, cosa che sta giocando a favore (e gli eventi lo dimostrano) della tirannia che avanza e fino ad oggi la pacifica democrazia non ha ottenuto altro che inasprimento delle contromisure, sprofondando sempre di piĆ¹ nella miseria. Ma il bello deve ancora venire. Altro che tachipirina e vigile attesa. Putin non sta ostacolando, Putin sta collaborando, vi sembrerĆ triste ma ĆØ la dolorosa realtĆ senza la quale tutta questa sceneggiatura perderebbe le sembianze di veridicitĆ , e presto anche la Cina che giĆ sta facendo la sua parte con Shangai , e successivamente Pechino, si rileverĆ anchāessa complice del Wef. LāIndia che apre le porte a Boris ecc.