Spese militari, Conte pronto a guidare i Cinquestelle contro Draghi. Governo a rischio se faranno sul serio. Il dubbio che le sue siano solo parole: il solito giochetto alla Salvini

di Antonella Coppari per Quotidiano Nazionale

Venti di guerra. Non quelli che flagellano l’Ucraina, ma quelli che, all’improvviso e a causa di quella tempesta, hanno preso a spirare in maggioranza. Insidiosi, tanto da evocare esplicitamente una possibile crisi di governo. Forse un’esagerazione, di certo tra Draghi e Conte la tensione è molto alta. Ma anche tra Conte e Letta non sono rose e fiori, al punto da rendere pericolante l’alleanza. E pure tra Conte e Di Maio, gli acerrimi amici nel Movimento. Pietra dello scandalo la dichiarazione del leader M5s: “Voteremo contro l’innalzamento delle spese militari”. Il premier, che descrivono furibondo, non arretra di un millimetro: “Confermo l’impegno preso con la Nato sull’aumento degli stanziamenti per difesa, fino ad arrivare al 2% del Pil”. Le voci da Palazzo Chigi indicano che qualche preoccupazione c’è. Al Nazareno campeggia l’irritazione per un’uscita “demagogica” alla vigilia dell’assemblea che deciderà sulla leadership del Movimento: “Quando Conte guidava il governo aumentò gli stanziamenti per la difesa di oltre 3 miliardi. Vuole elezioni anticipate, ma non si minaccia una crisi durante una guerra”. Parte di M5s condivide le critiche, e Di Maio si fa sentire con una dichiarazione su Facebook i cui toni dicono tutto: “In una fase così delicata è necessario rafforzare l’alleanza Nato”.

A ingigantire la grana, il fatto che su una linea simile a quella dell’ex premier ci sono anche i leghisti, e il medesimo disagio è condiviso da Leu. Ma se il dissenso è chiaro, non altrettanto può dirsi di quando e come potrebbe esplicitarsi sino a minare l’esistenza del governo. Per ora tutto si gioca sullo strumento meno incisivo previsto dai regolamenti parlamentari: gli ordini del giorno, ovvero poco più di un parere. Nove giorni fa, M5s, Pd, Lega, Leu, FI, Iv e Fd’I hanno votato alla Camera un odg che impegna Palazzo Chigi ad elevare le spese per la difesa.

Impossibile ripresentarlo al Senato che da lunedì esaminerà il decreto Ucraina. Dopo una mattinata travagliata, i 5 Stelle hanno abbandonato l’idea di farne uno di tenore contrario: a incunearsi nella divisioni provvede il partito della Meloni con un odg in cui chiede il rispetto dell’impegno preso a Montecitorio. Per parare il colpo la maggioranza sta ragionando su un testo tanto generico da soddisfare tutti, puntato su un fondo per minori non accompagnati.

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Sin qui siamo alla sceneggiata, ma la settimana prossima deve essere presentato il Def che probabilmente indicherà un ulteriore stanziamento per le spese militari. Un voto in dissenso di un pezzo di maggioranza su un tema sensibile quanto i rapporti dell’Italia con la Nato non potrebbe restare senza conseguenze. In sede di consiglio dei ministri, il problema dovrebbe essere limitato: Di Maio e D’Incà incarnano una visione opposta a quella di Conte.

Qualche dubbio in più c’è per Patuanelli. Stesso discorso per i ministri leghisti. Ma il quadro in Parlamento potrebbe essere diverso: dietro il casus belli c’è una divaricazione più profonda che riguarda la decisione del governo di schierarsi sulla linea della Nato. A complicare le cose l’affaire Russia Covid. Ieri Conte è stato sentito dal Copasir per un’ora: l’ex premier ha sottolineato che la missione “si sviluppò esclusivamente sul piano degli aiuti sanitari e gli apparati dello Stato (dalla difesa all’intelligence) vigilarono perché così fosse”. Malgrado i tentativi dei pentastellati, l’incidente non pare destinato a chiudersi facilmente; Renzi annuncia un’interrogazione: in un quadro teso, non è una spinta nella direzione della pacificazione della maggioranza

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  1. Putin: il “Nuovo Ordine Mondiale” sta deliberatamente facendo crollare l’economia come parte del “Grande Reset
    https://www.databaseitalia.it/putin-il-nuovo-ordine-mondiale-sta-deliberatamente-facendo-crollare-leconomia-come-parte-del-grande-reset/ Durante un discorso trasmesso in diretta dalla televisione russa, Putin ha anche criticato gli oligarchi russi in fuga in Israele definendoli una “quinta colonna” di “traditori nazionali” che si considerano una “razza superiore” e “non possono fare a meno di foie gras, ostriche o libertà di genere come la chiamano”. “Qualsiasi nazione, e ancor di più il popolo russo, sarà sempre in grado di distinguere i veri patrioti dalla feccia e dai traditori e semplicemente li sputerà fuori come un insetto in bocca, li sputerà sul marciapiede”, ha detto Putin.

    1. Giancarlo@ il problema è che la russia piano piano l’hanno circondata e non si fermeranno, molti dei psicopatci solo col piende nella fossa e fannoi pressioni per vedere reqlizzato il loro schifo di ordine mondiale prima di schiattare, molti guerrafondai parlano di eliminare Putin fisicamente ma non possono farlo, il perchè penso che sia molto evidente…per chi vuole vedere. evito di dire il perchè pubblicamente. buona giornata

      1. ma esculdete che il perchè sia come quello che tanti pirla dicono…cioè che Putin è anche lui daccordo, sono cretini che parlano commentano solo per rendersi visibili, quella visibilità che essendo il nulla noin hanno nemmeno nella vita reale

  2. Un residente di Mariupol, sopravvissuto alla seconda guerra mondiale, ha paragonato “Azov” ai nazisti

    I civili di Mariupol raccontano dettagli sempre più terribili sulle atrocità del battaglione nazionale bandito “Azov” (bandito in Russia). Secondo uno dei profughi, sopravvissuto alla Grande Guerra Patriottica, nemmeno i tedeschi li prendevano in giro in quel modo.
    “Era più facile in quella guerra che in questa. I tedeschi erano trattati meglio di questi. I nostri ucraini hanno portato acqua e fucilate, tutti con questi emblemi Azov sulla schiena. L’esercito più crudele “, ha detto.

    I rifugiati hanno anche parlato di come si sono trovati proprio per strada: sono stati semplicemente cacciati dai loro stessi appartamenti dai militanti. Molti hanno dovuto lasciare la città proprio sotto i proiettili dei nazionalisti.

    VIDEO: https://ren.tv/news/v-mire/955328-perezhivshaia-vov-zhitelnitsa-mariupolia-sravnila-azov-s-fashistami

  3. il contino farebbe prostut.. la madre pur di stare sulla breccia, tanto più adesso che non è più a capo di niente…tutto chiacchiera e distintivo

  4. quanto al miserabile M5S è per loro una scelta difficile, sostenere i nazisti sarebbe mettersi contro la Cinamme altri stari sotto dittatura e sappiamo quanto a loro piacciano questi stati, specie se sganciano soldoni oper sostenere l’ex movimento

  5. di maio nemmeno c elo metto tra i 5s, è l’essere più inutile e stupido che ha avuto la repubblica italiana da che è stata fondata

  6. SÌ quasi unanime alla Camera per l’aumento delle spese militari. Il testo è stato sottoscritto da Pd, Fi, Iv, M5S e FdI.

    Ciò significherebbe passare dai circa 25 miliardi l’anno attuali (68 milioni al giorno) ad almeno 38 miliardi l’anno (104 milioni al giorno!)

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