Ucraina, il benvenuto di Putin ai mercenari stranieri: ecco perché ha bombardato vicino al confine polacco. C’era una base con istruttori della Nato

Giorno numero 17 di guerra in Ucraina. L’esercito russo ha iniziato l’attacco alle città dell’Ovest, a partire da Leopoli. Ma suonano gli allarmi anti-aerei ormai in tutte le province del Paese. Situazione tesissima anche nella capitale Kiev. Sette civili tra cui un bambino sono rimasti uccisi dai colpi dell’esercito russo: il Ministero della Difesa ucraino ha chiarito che le vittime non stavano usando i corridoi umanitari previsti.

Secondo fonti di intelligence, il Cremlino avrebbe dato l’ordine di sparare sugli abitanti, segno della escalation definitiva del conflitto. Si lavora intanto sul piano dei negoziati. Il Jerusalem Post afferma che la Russia avrebbe dato il suo assenso a trasferire le trattative a Gerusalemme.    Ore 10.25: Attacco alla base militare di Yavoriv, almeno 9 morti   Almeno nove persone sono rimaste uccise e altre 57 ferite in un bombardamento russo su una base militare nella regione di Leopoli, nell’Ucraina occidentale, a circa 20 chilometri dal confine con la Polonia: lo ha riferito oggi il governatore locale, Maksym Kozytsky.

Secondo il dirigente, vigili del fuoco sono al lavoro nell’area nel tentativo di estinguere un incendio. Kozytsky ha aggiunto che contro la base, presso la cittadina di Yavoriv, sono stati lanciati oltre 30 missili. Il raid ha seguito nuovi annunci ieri, da parte americana, rispetto all’invio di armi all’esercito ucraino attraverso la Polonia.

Ore 10.25: Attacco alla base militare di Yavoriv, almeno 9 morti  
Almeno nove persone sono rimaste uccise e altre 57 ferite in un bombardamento russo su una base militare nella regione di Leopoli, nell’Ucraina occidentale, a circa 20 chilometri dal confine con la Polonia: lo ha riferito oggi il governatore locale, Maksym Kozytsky. Secondo il dirigente, vigili del fuoco sono al lavoro nell’area nel tentativo di estinguere un incendio. Kozytsky ha aggiunto che contro la base, presso la cittadina di Yavoriv, sono stati lanciati oltre 30 missili. Il raid ha seguito nuovi annunci ieri, da parte americana, rispetto all’invio di armi all’esercito ucraino attraverso la Polonia.

Ore 10.32: Forze armate russe avanzate di 14 chilometri in 24 ore  Le unità delle forze armate russe stanno portando avanti l’operazione speciale in Ucraina, avanzando fino a 14 chilometri nelle ultime 24 ore. Lo ha detto oggi il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov. “Le unità delle forze armate russe sono avanzate fino a 14 chilometri nell’ultimo giorno. Durante le operazioni offensive, i distretti meridionali degli insediamenti di Blahodatne, Volodymyrivka, Pavlovka e Nikolske sono stati messi sotto controllo”, ha detto Konashenkov. 

Ore 10.15: Rapito il sindaco di Dniprorudny   Dopo quello di Melitopol un altro sindaco sarebbe stato rapito in Ucraina. Si tratta del primo cittadino di Dniprorudny, nella regione di Zaporizhzhia. Lo scrive su Facebook il capo dell’amministrazione locale Oleksandr Starukh.  

Ore 9.01: Istruttori militari stranieri nella base di Yavoriv Nella base militare Ucraina di Yavoriv, attaccata stamane dai missili russi, lavorano istruttori militari stranieri. Lo riferisce il ministero della Difesa ucraino, secondo la reuters.

Ore 8.43: Kiev, “A Kherson niente pseudo-repubbliche né referendum” Niente pseudo-repubbliche né pseudo-referendum: altolà del governo di Kiev alla Russia che sta cercando di creare nuove strutture amministrative sul territorio conquistato. L’allerta è stato lanciato dal consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak, dopo la notizia uscita su alcuni media locali che i russi – che hanno occupato la città – vorrebbero organizzare un referendum per creare una nuova repubblica separatista a Kherson, sulla scorta di quelle a Donetsk e Lugansk. “Qualsiasi iniziativa per tenere ‘referendum’, sessioni fittizie di consigli locali, distribuzione di passaporti nelle città occupate dell’Ucraina meridionale – Kherson, Kakhovka, Henichesk – sono assolutamente insignificanti.

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Le truppe russe lasceranno il territorio, i collaboratori saranno perseguiti”, ha scritto su Twitter.

Ore 8.02: Colpito aeroportodi Ivano-Frankivsk Le forze russe hanno attaccato la base aerea di Ivano-Frankivsk, a poca distanza da Leopoli, nelle prime ore del giorno: lo ha riferito il sindaco della città, Ruslan Martsinkiv. Martsinkiv ha aggiunto che l’aeroporto è stato l’obiettivo degli attacchi russi per il secondo giorno consecutivo. 

Ore 7.27: Attacco russo contro base vicino a Leopoli e Polonia  Le forze russe hanno effettuato un attacco aereo su un poligono militare vicino a Leopoli, nell’Ucraina occidentale, espandendo la propria offensiva più vicino al confine con la Polonia.L’esercito russo domenica mattina ha sparato otto razzi contro il poligono militare di Yavoriv, 30 chilometri a nord-ovest di Leopoli, ha affermato l’amministrazione regionale di Leopoli, senza fornire alcun dettaglio su possibili vittime.Il poligono militare di Yaroriv, noto anche come Centro internazionale di mantenimento della pace e sicurezza di Yavoriv, si trova a 35 chilometri dal confine dell’Ucraina con la Polonia. Non si sono registrate vittime.

Ore 5.43: Leopoli sotto attacco  Molteplici esplosioni sono state udite nelle città di Leopoli e Kherson, Leopoli è sotto attacco missilistico delle forze russe. Lo riferisce il quotidiano ucraino Kyiv Indipendent.

Ore 4.58: “Putin potrebbe usare armi chimiche” Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha affermato che la Russia potrebbe utilizzare armi chimiche dopo l’invasione dell’Ucraina e che una tale mossa sarebbe un crimine di guerra. Reuters riferisce che Stoltenberg ha detto al quotidiano tedesco Welt am Sonntag che il Cremlino sta inventando falsi pretesti per giustificare il possibile uso di armi chimiche: “Negli ultimi giorni abbiamo sentito affermazioni assurde sui laboratori di armi chimiche e biologiche.

Ora che queste false affermazioni sono state fatte, dobbiamo rimanere vigili perché è possibile che la stessa Russia possa pianificare operazioni con armi chimiche in base a questa fabbricazione di bugie. Sarebbe un crimine di guerra”. Stoltenberg ha aggiunto che, benche’ il popolo ucraino stia resistendo con coraggio all’invasione russa, è probabile che i prossimi giorni porteranno difficoltà ancora maggiori. 

Ore 4.34: Sirene anti-aeree attivate in tutte le province Gli allarmi di raid aerei sono stati attivati in quasi tutte le province dell’Ucraina. Lo scrive il giornale on line ucraino Kvjv Indipendent. Le sirene sono state attivate nelle citta’ di Uman, Kharkiv, Kramatorsk, Sloviansk, Vinnytsia, Kyiv, Poltava, Zhytomyr, Khmelnytskyi, Lviv, Odesa, Volyn, Zaporizhzha, Berezivka, Izmail, Kiliya, Yuzhne, Chernomorsk, Bilyaivka e Avdiivka, come così come Oblast, Kiev, Rivne, Chernihiv, Ternopil, Dnipro, Cherkasy e Sumy, aggiunge il giornale ucraino. 

Ore 1.55: “Attacchi russi a 9 ospedali” Gli attacchi russi alle città ucraine hanno colpito almeno 9 strutture mediche. E’ quanto scrive il Washington Post. Il quotidiano Usa ha esaminato più di 500 video e foto, post sui social media degli ospedali, ha parlato con testimoni e dipendenti dell’ospedale e ha confrontato i dettagli chiave di questi incidenti con i rapporti di funzionari ucraini, le Nazioni Unite , l’Organizzazione Mondiale della Sanità, Human Rights Watch e il Center for Information Resilience e ACLED, un gruppo che monitora i conflitti armati in tutto il mondo. Secondo il Post, ci sono almeno nove strutture ospedaliere, incluso l’ospedale di Mariupol, che hanno subito danni diretti a seguito di un attacco russo segnalato. Ci sono state vittime in almeno tre degli incidenti verificati. Tre delle strutture servivano specificamente donne o bambini.

00.46: “Sì russo ai negoziati a Gerusalemme” La Russia sarebbe disponibile a intavolare negoziati a Gerusalemme. La presunta apertura della Russia, rivelano fonti israeliane, sarebbe arrivata dopo una telefonata tra il primo ministro israeliano Naftali Bennett e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. La Russia non ha rifiutato l’idea di negoziati a Gerusalemme, ha affermato la fonte diplomatica, ma Israele “non è sicura di voler ospitare i colloqui”. “Sappiamo dalla nostra esperienza che i negoziati che non hanno possibilità, portano a una situazione peggiore sul campo”, ha aggiunto la fonte diplomatica citata dal Jerusalem Post. “Dobbiamo vedere se possiamo davvero essere utili, se ci può essere una svolta, faremo qualsiasi cosa”. La fonte citata dal quotidiano precisa che Israele non vuole esercitare nessuna pressione su Zelensky: “E’ la cosa sbagliata da fare, il presidente dell’Ucraina e gli ucraini devono prendere la loro decisione e avranno il nostro sostegno”. “Questa non è un’iniziativa di Bennett”, ha aggiunto la fonte, dicendo che Zelensky ha chiesto di parlare con Bennett sabato e ha cercato a lungo Israele come mediatore con la Russia.

Ore 1.16: “7 civili uccisi a Kiev, non erano nei corridoi umanitari” Non erano nei corridoi umanitari i 7 civili ucraini uccisi vicino a Kiev dai soldati russi. Tra le vittime anche un bambino. “Durante un tentativo di evacuazione dalla località’ di Peremoga, lungo un corridoio ‘verde’ concordato, gli occupanti hanno aperto il fuoco su una colonna di civili, che erano soltanto donne e bambini. Il risultato di questo atto brutale è che ci sono 7 morti, fra cui un bimbo”, scriveva nella serata di sabato l’ingelligence ucraina su Facebook. Poche ore dopo, la smentita dal Ministero della Difesa ucraino: i sette civili uccisi dai russi “non stavano usando i corridoi umanitari” stabiliti.

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