Draghi vuole mandarci in guerra. Questa la sintesi del suo discorso in Parlamento: “I giorni più bui della storia europea. Pronti 1400 militari”

“Nella notte tra mercoledì e giovedì la Federazione Russa ha lanciato un’offensiva imponente nei confronti dell’Ucraina. L’aggressione è avvenuta subito dopo un messaggio con cui il Presidente Putin ha annunciato un’’operazione speciale mirata’ in Ucraina orientale, ed è stata preceduta da un attacco cibernetico capillare che ha paralizzato i siti governativi ucraini. L’invasione ha assunto subito una scala ampia e crescente”. Il premier Mario Draghi apre così l’informativa alla Camera per riferire sul conflitto russo-ucraino. “Le forze terrestri russe sono entrate in territorio ucraino da nord-est, nord, sudest e dalla costa sud, ed è stato chiuso alla navigazione il Mar d’Azov, isolando i porti di Mariupol e Berdiansk”, ha aggiunto. La situazione è grave e il presidente del Consiglio non lo nasconde, è un punto di non ritorno.

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“Il Governo italiano ha sempre auspicato, insieme ai suoi partner internazionali, di risolvere la crisi in modo pacifico e attraverso la diplomazia. Qualsiasi dialogo, però, deve essere sincero e soprattutto utile. Le violenze di questa settimana da parte della Russia rendono un dialogo di questo tipo nei fatti impossibile. La nostra priorità oggi deve essere rafforzare la sicurezza del nostro continente e applicare la massima pressione sulla Russia perché ritiri le truppe e ritorni al tavolo dei negoziati”. 

“In seguito all’invasione russa degli scorsi giorni, nel Consiglio Europeo di ieri abbiamo approvato misure molto stringenti e incisive, che erano in preparazione da settimane. I relativi atti legislativi sono discussi in queste ore a Bruxelles, e per questo non posso renderne conto in modo esaustivo. Saranno finalizzati e adottati in tempi rapidissimi. Martedì ritornerò sul tema”.”Per quanto riguarda le sanzioni, l’Italia è perfettamente in linea con gli altri Paesi dell’Unione Europea, primi tra tutti Francia e Germania. Le misure sono state coordinate insieme ai nostri partner del G7, con i quali condividiamo pienamente strategia e obiettivi”.

“Le forze italiane che prevediamo essere impiegate dalla NATO sono costituite da unità già schierate in zona di operazioni – circa 240 uomini attualmente schierati in Lettonia, insieme a forze navali, e a velivoli in Romania; e da altre che saranno attivate su richiesta del Comando Alleato. Per queste, siamo pronti a contribuire con circa 1400 uomini e donne dell’Esercito, della Marina e dell’Aeronautica, e con ulteriori 2000 militari disponibili”. 

“Ai circa 2000 connazionali presenti” in Ucraina “è stato raccomandato di seguire le indicazioni delle Autorità locali e di valutare con estrema cautela gli spostamenti via terra dentro e fuori il Paese. Alla luce della chiusura dello spazio aereo e della situazione critica sul terreno, stiamo pianificando in coordinamento con le principali ambasciate dell’Unione Europea un’evacuazione in condizioni di sicurezza”. Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, durante l’informativa urgente alla Camera sulla crisi in Ucraina.

“Voglio esprimere ancora una volta la solidarietà del popolo e del Governo italiano alla popolazione ucraina e al Presidente Zelensky. Il ritorno della guerra in Europa non può essere tollerato”. 

“L’Italia condanna con assoluta fermezza l’invasione, che giudichiamo inaccettabile. L’attacco è una gravissima violazione della sovranità di uno stato libero e democratico, dei trattati internazionali, e dei più fondamentali valori europei”.

“L’Ambasciata italiana a Kiev è aperta, pienamente operativa, e mantiene i rapporti con le autorità ucraine, in coordinamento con le altre ambasciate, anche a tutela degli italiani residenti. L’Ambasciata resta in massima allerta ed è pronta a qualsiasi decisione. Abbiamo già provveduto a spostare il personale in un luogo più sicuro”. Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, durante l’informativa urgente alla Camera sulla crisi in Ucraina.

“Si registrano lunghe file di auto in uscita da Kiev e da altre città ucraine, soprattutto verso il confine con l’UE. È possibile immaginare un ingente afflusso di profughi verso i Paesi europei limitrofi”.

“In questi giorni, l’Unione Europea ha dato prova della sua determinazione e compattezza. Siamo pronti a misure ancora più dure se queste non dovessero dimostrarsi sufficienti. Le sanzioni che abbiamo approvato, e quelle che potremmo approvare in futuro, ci impongono di considerare con grande attenzione l’impatto sulla nostra economia”. Lo ha detto il premier Mario Draghi alla Camera. “La maggiore preoccupazione riguarda il settore energetico, che è già stato colpito dai rincari di questi mesi: circa il 45% del gas che importiamo proviene infatti dalla Russia, in aumento dal 27% di dieci anni fa”.

“Prevediamo un secondo “pacchetto”” di sanzioni “che includa membri della Duma non ancora sanzionati”. Lo ha detto il premier Mario Draghi alla Camera. Draghi ha ricordato che le altre sanzioni in essere “includono misure finanziarie, come il divieto di rifinanziamento per banche e imprese pubbliche in Russia, e il blocco di nuovi depositi bancari verso istituti di credito dell’Ue; misure sul settore dell’energia; sul settore dei trasporti, il blocco dei finanziamenti per nuovi investimenti in Russia e misure di controllo delle esportazioni; la sospensione degli accordi dei visti per passaporti diplomatici e di servizio russi”.

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  1. Drago non fate troppe sanzioni altrimenti finite per spaventare Putin. Proprio lui parla di dialoghi sinceri ed utili, come quelli che ha fatto lui a proposito del covid, “se non ti vaccini ti ammali e muori”. Mentre per molti è stato il contrario. In una nazione democratica sarebbe finito come minimo in galera, e che conferma che con lui siamo in piena democrazia. Tu hai la licenza di ingannare un’intera nazione? Per non parlare dell’ultima, che tolgono l’emergenza ma rimane l’obbligo per gli ultra cinquantenni, e rimane il GP, un non senso inspiegabile in una democrazia degna di questo nome, tu hai fatto traslare repubblica fondata non sul lavoro in una repubblica fondata sul vaccino, non so se gli italidioti se ne sono accorti, con tutti i professionisti dell’informazione. Caro drago se togli il fondamento significa che hai cambiato la costituzione a riprova di ciò lasci milioni di famiglie senza un reddito, e questa tu la chiami democrazia? Perché invece di sbandierala per gli altri non cerchi di applicarla ai tuoi cittadini che ti pagano le tasse e vi mantengono. L’italia è una repubblica che ripudia la guerra, cosa ti ha fatto o cosa sta facendo Putin allo stato Italiano, con quale criterio tu vuoi creare problemi all’italia ed agli italiani per le tue fisime o per i suggerimenti dei tuoi amici del WEF. L’ucraina non fa parte ne dell’europa e tanto meno dell’Anato. Basta con le tue menzogne e cerca di essere sincero come tu auspichi agli altri. Putin ha spiegato ampiamente i motivi per cui l’avete costretto a fare quello sta facendo. Vorrei vedere te da capo dello stato se venissero a piazzarti missili a testata nucleare nel giardino di casa tua, tu che faresti caro drago? Rispondici, tanto tu non cachi nessuno. Te lo puoi per adesso permettere, ma buon tempo e maltempo non dura tutto il tempo, ricordalo.

  2. L’attuale governo GOLPISTA ucraino è un governo-fantoccio della NATO-Nuland, (quella che mandò l’Europa a farsi fott…)
    Il GOLPE o “Rivoluzione colorata ARANCIONE” fu organizzata dagl’oligarchi USA per depredare l’Ucraina
    che da allora è “governata” da servi come Draghi o direttamente da miliardari locali legati agli USA
    Il marciume di corruzione e saccheggio, in Ucraina e di come i miliardari spadroneggiavano, fu evidente nel Donbass:
    13.000 abitanti morti ammazzati dall’esercito ucraino in 8 anni di governo filo USA nel SILENZIO della stampa occidentale.
    Draghi continuerà a MACELLARE il cadavere dell’Italia regalando i tagli migliori ai miliardari USA, senza il timore che qualcuno ci invada per impedirlo.

  3. Prima di parlare male di Putin e della Russia forse è meglio se il draghetto guardasse in Italia. Ha assunto i poteri di un dittatore sudamericano e con i media ci propina la bugia che la colpa è dei no-vax che non vogliono fare una vita sociale e lavorare, loro ci provano a offrire i vaccini gratis, ma no, i no-vax non vogliono accettare l’offerta. Nell’antica Grecia l’avrebbero semplicemente ostracizzato, ma all’epoca erano molto più numerosi i soldati dei pecoroni.

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