Arriva l’estate e puntuale ci aspetta la stangata degli stabilimenti balneari: tariffe sempre più care per gli italiani sin dal prossimo giugno

Con l’estate alle porte, milioni di italiani devono fare i conti con il consueto caro-vacanze. Un’analisi condotta dal centro studi Ircaf, l’Istituto ricerche consumi, ambiente e formazione, ha infatti rivelato i costi che le famiglie italiane affronteranno per il noleggio di un ombrellone e due lettini nella settimana dall’11 al 17 giugno.

L’indagine ha esaminato 60 stabilimenti balneari situati in alcune delle più rinomate località turistiche italiane. Il risultato? Il costo medio nazionale per un ombrellone e due lettini in un giorno festivo è di 21,67 euro, con un incremento del 4,6% rispetto al 2023. La spesa media settimanale per la stessa settimana si attesta a 137,90 euro.

I prezzi variano significativamente a seconda della località. In Romagna, il costo medio è di 25 euro, mentre sulla costiera Amalfitana sale a 40 euro. A Lerici, in Liguria, il prezzo è di 42 euro, e a Sabaudia, nel Lazio, raggiunge i 45 euro. Sulle coste dell’Adriatico e dello Ionio, la spesa media giornaliera è di 17,89 euro, con un aumento del 5,5% rispetto al 2023, mentre la spesa settimanale è di 107,93 euro. Sul Tirreno e in Liguria, i prezzi sono più alti: 25,64 euro al giorno e 169,50 euro a settimana, con un incremento rispettivo del 43% e del 15,7% rispetto agli stabilimenti adriatici.

Le concessioni balneari

La stagione estiva è segnata anche da recenti sentenze del Consiglio di Stato, che hanno dichiarato illegittime le proroghe delle concessioni balneari scadute. In attesa che l’Italia recepisca la direttiva Bolkestein, alcuni gruppi hanno scelto la disobbedienza civile. Il coordinamento “Mare Libero” ha recentemente organizzato un’azione di protesta montando ombrelloni, sdraio e asciugamani tra i lettini del lussuoso stabilimento Twiga, a Marina di Pietrasanta, di proprietà di Flavio Briatore, per combattere la privatizzazione delle spiagge e restituire il mare alla collettività.

Scavalca la censura di regime dei social. Seguici via Telegram, basta un clic qui >https://t.me/capranews

Total
0
Shares
1 comment
  1. basterebbe astenersi dall’andare agli stabilimenti per 1 o 2 fine settimana e vedrete che tutto cambia. come per i kakkini: se tutti avessimo detto no, non sarebbe successo nulla di tutta la farsa che hanno allestito. al massimo gli ammerrigani facevano un altro colpo di stato

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Previous Article

Ultima follia green, la carta igienica nel mirino dei Gretini! Persino l'igiene personale viene messa in discussione dai terroristi dell'ambiente

Next Article

Omicidio di Davide Rebellin, il karma più veloce dei giudici: in fin di vita il camionista che travolse il grande campione. Colpito da ictus a poche ore dal processo

Related Posts