Ancora un pomeriggio di ordinaria follia in una metropolitana italiana: a Roma una donna è stata malmenata da una borseggiatrice perché si è difesa dal furto
Le metropolitane delle grandi città sono sempre più terra di nessuno. Da Roma a Milano, turisti e cittadini che si avventurano nei tunnel del trasporto pubblico locale, o salgono sui vagoni della metro diventano, carne da macello per fuorilegge che sanno di poter agire in totale spregio dei regolamenti senza subire alcuna conseguenza. I fruitori sono stanchi di essere bersagli mobili senza alcuna tutela e il nostro Paese all’estero ha acquisito percezione di scarsa sicurezza. Le borseggiatrici sfidano le forze dell’ordine e i viaggiatori, con la consapevolezza che, se anche venissero fermate, in poche ore sarebbero nuovamente in operatività. Ma quanto accaduto a Roma nella serata di ieri dovrebbe rappresentare il superamento di un limite ma, purtroppo, non cambierà niente.
Sono sempre di più i profili social che cercano di tenere alta l’attenzione sulle barbarie che vengono compiute sulle metro e nelle stazioni dalle borseggiatrici, documentando in video le violenze e le rapine subite. Ma il video pubblicato nelle scorse ore dal profilo Welcome to favelas mostra un livello mai raggiunto, che dovrebbe portare a una riflessione molto seria, bipartisan, sul fenomeno. Le immagini della donna aggredita e picchiata a sangue da una borseggiatrice, solo per essersi opposta al furto di quanto è di sua proprietà, sono molti forti e colpiscono per la loro violenza ma, soprattutto, colpiscono per quello che rappresentano quelle botte.
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