“Decaro mi spiega perché di fronte ad un’inchiesta si è presentato come la Vergine Immacolata?” Maurizio Belpietro e la stilettata ai PD della Puglia dopo gli arresti dei loro compratori di voti

“Voti comprati per 50 euro”: bufera sul Pd in Puglia. Il commento di Maurizio Belpietro nel salotto di Paolo Del debbio: (VIDEO)

Estratto dell’articolo di Giuseppe Legato per “La Stampa”

È tutto nei nastri di una maresciallo che l’8 febbraio 2021 registra la sua fonte, tale Armando De Francesco, ex consigliere municipale di Bari, che lo contatta per parlargli «di cose incredibili». E sceglie quell’uomo in divisa perché sa che c’è un pregresso tra il militare e il bersaglio delle sue rivelazioni. C’è dell’astio.

Dice: «Senti, allora io ho tutti questi contatti, più di 2000 persone che noi ogni anno, ogni volta che facevamo la campagna elettorale, noi compravamo i voti. Ti dico anche il sistema che facevamo: lui che è un genio, su questo bisogna riconoscerlo, […] aveva un sistema infernale che nessuno sa al mondo […]. Lui ti sapeva dire se tu lo votavi o meno attraverso questa tecnica».

Lui è Sandrino Cataldo, referente del Movimento “Sud al centro”, coinvolto da ieri in un’operazione della procura di Bari guidata dal magistrato Roberto Rossi che ipotizza la corruzione elettorale in diversi scrutini comprese le elezioni regionali nelle quali è stata eletta la moglie Anita Maurodinoia, ex assessora regionale ai Trasporti indagata pure lei e per questo protagonista di dimissioni lampo.

«Quando si dice che il voto è segreto – racconta la fonte – è bugia perché tu lo scopri dopo due secondi, attraverso il suo metodo e quello quando andava a vedere che c’era ti pagava altrimenti non ti pagava». Infine: «A te diceva metti la “X” sul sindaco, non metterla sul partito e scrivi Anita Maurodinoia. All’altro che veniva diceva: “Quanti siete in famiglia? Quattro? Ti do 200 euro ma nella tua sezione voglio trovare questi quattro voti come ti ho detto!” Avevamo 7-8 formule di voto».

De Francesco, di fronte ai pm, ritratterà tutto: «Non ho mai parlato di Cataldo che è il mio padrino politico». Finirà indagato “perché – si legge – le risultanze investigative ex post combaceranno perfettamente con i contenuti delle dichiarazioni rese al maresciallo» e l’inchiesta partirà lo stesso.

Riscontri su riscontri svolti dai carabinieri per scoperchiare un presunto sistema clientelare di voto avrebbe inquinato anche le elezioni amministrative a Grumo Appula del 20 e 21 settembre 2020 e per le regionali che si svolgevano contemporaneamente. Nell’inchiesta rientra anche una presunta compravendita di voti per le elezioni amministrative del 3 e 4 ottobre 2021 a Triggiano per la quale il sindaco, Antonio Donatelli è stato messo ai domiciliari.

Dell’associazione per delinquere […] avrebbe fatto parte anche il candidato consigliere comunale a Grumo, Nicola Lella, poi diventato assessore alla Sicurezza e alla Polizia municipale e ieri arrestato. Tra le promesse in cambio del voto c’era anche quella di ottenere un posto di lavoro. Ma non solo. Un’intercettazione racconta altre utilità: «La signora è venuta di nuovo e ha detto: ho tutti gli amici di mio figlio per votare, faccio venire mio figlio per il rappresentante di lista, però voglio la bombola del gas».

Un altro ancora ricordava di avere «10 figli» per sottolineare la necessità del pagamento del voto. “E anche lei vuole la bombola che non ha il gas per cucinare” si legge ancora.

L’inchiesta poggia su due clamorosi ritrovamenti fatti dalla polizia giudiziaria. Il primo è relativo a un database che conteneva più di duemila numeri di telefono, copie fronte retro delle carte d’identità e relativa scheda elettorale corrispondenti ad altrettante persone che […] avrebbero «ricevuto un corrispettivo di denaro in cambio del voto».

[…] Il secondo in un cassonetto dei rifiuti di Bari. Gli indagati ne parlano al telefono: «Qua è buio, non ci sta nessuno il bidone è pure vuoto, lo sto riempendo adesso» dice un indagato. Annotano i pm: «S tratta di diverse pagine con nomi, cognomi e cellulari. Accanto ai segni di spunta abbinati ai nomi degli elettori compare la citazione “Anita” o “Sandro”. Quest ‘ultimo elemento lascia con pochi dubbi ipotizzare che detti nominativi siano appunto riconducibili a soggetti particolarmente vicini e o avvicinati ad Anita Maurodinoia e o a suo marito. Sandro Cataldo».

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  1. La Procura di Bari indaga anche la vice segretaria e consigliera regionale del PD delle Puglie,Lucia Parchitelli,per malversazione di fondi pubblici, in favore di aziende coinvolte nel crack della Banca Popolare di Bari.Le dimisisoni di Emiliano appaiono sempre piu inesorabili.

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