Bollette energia elettrica, ritorno al mercato tutelato. Come fare e quando per evitare la fregatura del mercato libero

di Antonio Oliverio per Ilparagone

Se siete tra coloro che non hanno accolto con favore il passaggio al mercato libero dell’energia, ebbene vi comprendiamo. Ma, soprattutto, vi diciamo come fare a tornare al mercato tutelato dell’energia elettrica: sì, perché è possibile, pur se al ricorrere di determinate condizioni, e anche coloro che hanno già un contratto nel mercato libero hanno il diritto di recedere e di tornare al servizio di maggior tutela. Mentre il mercato tutelato del gas ha già visto la sua fine a gennaio 2024, quello della luce cesserà di esistere soltanto a partire dal primo luglio 2024, a seguito dell’ultima proroga, ma occorre agire con rapidità perché c’è ancora tempo solo sino al prossimo 30 giugno per evitare di entrare nel mercato libero, e non poterne più uscire. Quella, infatti, è la data ultima per i clienti domestici che sono ancora soggetti ai prezzi regolati e saranno trasferiti nel servizio di tutele graduali. La principale “fregatura” infatti riguarda le future tariffe e le prossime bollette, nonché le truffe telefoniche che, nella fase del passaggio, si fanno sempre più frequenti. Il primo passaggio è quello di stipulare un nuovo contratto con l’impresa fornitrice che gestisce il servizio nella località in cui si trova l’utenza.

Cosa bisogna fare

Per individuare l’erogatore dell’energia elettrica nella propria area geografica, Arera (Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente) mette a disposizione sul suo sito la pagina Ricerca operatori – nella sezione Venditori ai clienti in maggior tutela –, tramite la quale è possibile effettuare una ricerca inserendo la Regione, la Provincia e il Comune. Come si legge su Il Sole 24 Ore, una volta compilata questa sezione sul sito dell’Arera, il sistema individuerà l’operatore al quale inoltrare la domanda. Per ciascuna area geografica, infatti, il servizio di maggior tutela è affidato a un operatore: non solo Enel, dunque, pur se la sua quota di mercato supera addirittura l’85%. Ad esempio, a Milano A2A è il principale operatore del servizio di maggiore tutela. Servizio Elettrico Roma è, invece, il fornitore attivo nel mercato di maggior tutela che opera principalmente nella città capitale, facendo parte del gruppo Acea.

I costi

All’atto della sottoscrizione del nuovo contratto, oltre ai dati del cliente e al numero del Pod, verranno chiesti dati fiscali e catastali dell’immobile relativo all’utenza che si vuole trasferire. L’imposta di bollo, del valore di 16 euro, sarà l’unica spesa da dover affrontare per il ritorno al mercato tutelato.

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