“Prendi ancora in giro i NoVax ma da quanto ti hanno sierato non reggi in piedi” Un Max Del Papa da applausi all’attacco di Bergoglio dopo le allucinanti considerazioni che il papa ha scritto nel suo ultimo libro

Camilla Canepa è una vittima, Speranza è un vittimista. Come tutti quelli che ancora usano il male compiuto per rifarsi una carriera.
Intanto gli effetti avversi, più o meno micidiali, non si contano più. Ma papa Bergoglio prende in giro i “novax” nella sua autobiografia narcisistica. Anche se dopo le dosi non cammina più e non respira più. Quanto a Kate, ammette un turbocancro che tutti smentivano.

di Max Del Papa per Il Giornale D’Italia

A questo punto non è più tanto una faccenda di malagestione, di effetti avversi, di vittime, e neppure di repressione. È qualcosa che va oltre, qualcosa di abissale, è la banalità del male che non passa, offende e non passa come non passano le facce truci che usano perfino l’abominio perpetrato per farsi belli e per farsi vittime. Loro, le vittime?
Quando la diciottenne Camilla Canepa morì per una trombosi fulminante subito dopo il vaccino Astrazeneca, in seno al CTS erano esterrefatti, non per le conseguenze ma per la loro immagine, cioè la carriera. Dicevano, in sostanza: ma che siamo scemi a vaccinare i ragazzini? Poi muoiono. Difatti una è morta, e adesso? Che facciamo? Semplice, li obblighiamo a vaccinarsi tutti se no che figura ci facciamo noi. Le dosi rimaste in frigorifero? Che ci vuole. Facciamo gli open day e obblighiamo tutti a prenderle dai 60 in su.
La bassezza del male, della viltà senza scrupoli.
L’allora ministro sghembo, Speranza, che parlava di applicazione sportiva dei vaccini, così diceva, capite? Sportiva, come se Camilla, che atleta lo era davvero, fosse morta per sport, come si dice per dire alla carlona o per finta. Morta a Genova, all’ospedale Gaslini, feudo del virologo Bassetti che li voleva vaccinare tutti, anche lui, come il Burioni, il Pregliasco che pretendeva fosse tolta la scuola ai ribelli come quello studente di Fano spedito in manicomio e tre anni dopo completamente riabilitato. Perché lo avevano anche messo sotto processo. Non fu un regime, totale, infame?
Anche il caro Draghi, il banchiere, sapeva benissimo cosa provocavano quei vaccini spericolati al punto che, dopo la morte della giovane Camilla, Astrazeneca era subito stato tolto dalla circolazione. Ma si presentava ai servi dell’informazione scandendo una frase indimenticabile: “il vaccino dà la sicurezza di stare tra non contagiati, non ti vaccini ti ammali e muori”.
Era l’esatto contrario e a questo punto negare, mentire ancora assume i contorni del male lurido, demoniaco. Le reazioni avverse, date per sorprendenti, non si contano più, ogni giorno l’alluvione è più spaventosa.
Un imprenditore di 57 anni, Alberto Lombardini, trovato stecchito in un albergo di Parigi senza cause note. Una malattia “incurabile e fulminante” si porta via l’ex primario di pediatria dell’ospedale Perrino, Fulvio Moramarco, sulle cui attitudini vaccinali non può sussistere dubbio visto che era nemico giurato dei “novax”.
A Giugliano una quattordicenne stramazza sul banco e i compagni la vedono morire. Uno conosciuto per la voce, Luciano De Luca, che i romani sentivano sempre ripetere i messaggi all’interno della metropolitana, stroncato a 70 anni senza ragioni apparenti. “Dopo una breve malattia” scompare la parrucchiera dei vip di Mediaset, Silvia Pizzi, 42 anni.
Cose sempre successe? con la stessa incidenza? Con le stesse dinamiche misteriose?
La rockstar Bruce Springsteen, vaccinista convinto per ortodossia, il Boss è uno che non si fa sfuggire un culo Dem da leccare, una specie di Benigni con la chitarra, torna sul palco dopo tre mesi a causa di un’ulcera fulminante, ma non è più lo stesso. Anche l’altra rockstar, Ozzy Osbourne, il principe della morte, vantava i suoi vaccini ripetuti, “non vedo l’ora di farlo, ho paura di morire di Covid”. Da allora non si regge in piedi, il morbo di Parkinson di cui soffre da anni è peggiorato in modo bruciante, entra ed esce dalle cliniche, gli hanno trovato diverse forme tumorali di cui una ad una vertebra. Il pianista Allevi, spiacente, sarà pure “un puro”, ma è andato a Sanremo a leccare il pianoforte, annunciando un tour mondiale e invece non ce la fa, deve annullare i concerti; in sostituzione, va per scuole a romanzarsi, “il nuovo Giovanni” che però non spiega, che di dosi e reazioni avverse non parla. E invece proprio gli studenti andrebbero messi sull’avviso, visto che erano, restano più esposti, parola di CTS. Il tennista Berrettini, con la faccia di chi si crede bello, che faceva la campagna vaccinale, è il caso più penoso. Da tre anni prova a rientrare e regolarmente fallisce, a Miami mentre gioca contro lo scozzese Murray a un certo punto ha un mancamento, lo portano semisvenuto negli spogliatoi, dopo un’ora torna in campo ma ha le gambe di gelatina, uno spettacolo atroce, perde senza combattere.
Ma per il sito di potere Dagospia è “colpa dell’umidità”.


Per Bergoglio sarà colpa dello spirito santo?
Questo papa mediocre, figlio del suo tempo, ha fatto una autobiografia egocentrica chiamata come quella della rockstar Keith Richards e in essa trova il modo di prendere in giro chi non si è vaccinato, compreso un cardinale finito quasi all’altro mondo per Covid o forse per cure sbagliate. Lo fa nel modo carogna dei preti, “poveretto, non voleva prendere il vaccino, io invece li ho fatti tutti e sono stato benissimo”. Come no, da tre anni vive più in ospedale che a Santa Marta, i suoi problemi polmonari sono evidenti, non riesce a parlare, a celebrare, delega i portavoce, non riesce a stare in piedi, lo trasportano su una carrozzina, è un papa infermo, un papa distrutto. Ma anche lui mente, a se stesso e al mondo. Mente la famiglia reale britannica, mente la cara principessa Kate che trucca le fotografie, che non spiega di cosa l’hanno operata, gravi malattie intestinali fulminanti, ma la colpa è “dei complottisti” che si inventano la qualunque. I complottisti, non i personaggi ipervaccinati che alimentano ogni sospetto. Solo che alla fine Kate deve ammettere: ho un cancro. In forma “turbo”: anche lei è una pluridosata. Per tre mesi l’informazione che non informa ha coperto, sformato, sviato, ha negato quello che tutti ipotizzavano, che tutti sapevano. Per ragioni di privacy? Non scherziamo: perché non doveva emergere alcun sospetto di correlazioni.

A questo punto è una resa dei conti. Chi ha fatto il male, puro, senza ragione, senza pietà, senza lealtà, oggi arriva ad usarlo per fare la vittima in modo da rivendicare nuovo potere, nuovi incarichi. Lo Speranza che rifiuta l’investitura in Basilicata perché aspira a molto di più e usa “le minacce dei novax”. I virologi che, cercando di tornare in auge, si pongono come perseguitati, che annunciano tutti esaltati nuove e più micidiali pandemie cercando, adescando politicamente per farsi candidare. Che ceffi, che brutta, bruttissima gente. E stanno tutti lì, scoppiano di salute, chissà come mai. Invece la faccia pulita di Camilla Canepa non è più e con lei troppi, sempre di più, così tanti da non riuscire più a contarli.

Scavalca la censura di regime dei social. Seguici via Telegram, basta un clic qui >https://t.me/capranews

Total
0
Shares
1 comment
  1. Vabbe’, però Max DelPapa è diventato anti vaccinista solo DOPO che ha avuto i gravi effetti avversi di cui soffre oggi. Prima era un convinto “pro”, e per un po’ lo e stato anche dopo l’inizio della malattia che lo colpisce. Adesso é facile puntare il dito, ma prima lo puntava contro chi tentava di avvisare dei pericoli del siero genico. I veri coraggiosi sono quelli che ALLORA hanno osato sfidare la dittatura sanitaria, come il giovane di Fano che lui stesso cita. Come mai, all’epoca, non si levò stentorea la voce di DelPapa in sua difesa? Adesso si lamenta? Embe’, però qualcuno glielo aveva detto che era tutto una truffa criminale, non ci ha voluto credere (per avendone gli strumenti intellettuali)… purtroppo si sa che cosa riempie il “senno di poi”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Previous Article

Anche i ricchi imprenditori non vengono risparmiati dalla strage: era sulla sua Vespa quando all'improvviso il cuore è andato in tilt uccidendolo all'improvviso. Michele Malenotti aveva solo 42 anni

Next Article

Bergoglio non ce la fa più! Preoccupazione per le condizioni di salute: il papa non tiene l'omelia nella Domenica delle Palme

Related Posts