Santanchè, l’accusa di truffa ai danni dell’Inps per i fondi Covid fa andare su tutte le furie Giorgia Meloni. Ci chiediamo cosa ancora debba accadere prima che questa indegna venga cacciata dal governo

Caso Santanché, chiuse indagini sui fondi Covid a Visibilia: ipotesi di truffa ai danni dell’Inps
La Procura di Milano ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti del ministro Daniela Garnero Santanchè ed altre persone. Indagato per truffa anche il compagno, Dimitri Kunz D’Asburgo.

La Procura di Milano ha notificato oggi  l’avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti della ministra Daniela Garnero Santanchè e di altre persone, nonché delle società Visibilia editore spa e Visibilia concessionaria srl per un’ipotesi di truffa ai danni dell’Inps in relazione a presunte irregolarità nella fruizione della cassa integrazione durante il Covid-19, per 13 dipendenti, dal 2020 al 2022 per un totale di oltre 126mila euro versati dall’ente pubblico.   

Il fascicolo per truffa aggravata è nato in seguito alla denuncia di Federica Bottiglione, ex responsabile Investor Relations dell’azienda.

Come si legge in una nota del Procuratore della Repubblica di Milano, Marcello Viola, nell’indagine sono indagate, oltre alla ministra, altre persone in base alla legge sulla responsabilità amministrativa degli enti. Tra gli indagati che compaiono nell’avviso di chiusura indagini anche Dimitri Kunz D’Asburgo, compagno della senatrice di Fdi e Paolo Giuseppe Concordia, responsabile delle tesorerie di Visibilia Group, fondato da Santanchè e dal quale la ministra è uscita due anni fa.

In una relazione della Gdf, depositata tempo fa al pm Marina Gravina e all’aggiunto Laura Pedio, era emerso come la mossa di ricorrere alla Cigs sarebbe stata architettata anche da Dimitri Kunz D’Asburgo e da Paolo Giuseppe Concordia.

Per le Fiamme Gialle dalle conversazioni tra due viene a gallala loro “consapevolezza” dello schema “illecito” adottato.

Da quanto si è saputo, questo è il primo filone di indagine, con accertamenti condotti dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf di Milano, sul caso Visibilia perché resta aperto, allo stato, quello a carico di Santanchè per falso in bilancio per irregolarità nelle gestioni contabile e finanziaria di Visibilia. Tranche anche questa che sarà chiusa a breve e nella quale la ministra è indagata anche per bancarotta, ma questa accusa dovrebbe essere stralciata per un’eventuale richiesta di archiviazione, perché nessuna delle società del gruppo Visibilia, al momento, è fallita.

Santanchè, la furia di Giorgia Meloni: verso le dimissioni
Nel cuore della politica italiana, un vento di tensione soffia forte: Daniela Santanchè, la Ministra del Turismo, si avvicina pericolosamente al rinvio a giudizio nell’ambito dell’inchiesta sui fondi Covid. Un evento che ha scatenato l’ira della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, la quale, già dal luglio scorso, aveva chiarito che un simile sviluppo avrebbe costituito un punto di non ritorno per la permanenza di Santanchè nel governo. La decisione arrivava in seguito al respingimento, da parte della maggioranza di centrodestra, della mozione di sfiducia presentata in Aula.

La notizia, diffusa dalle agenzie di stampa sulla chiusura delle indagini, ha messo in moto la reazione immediata di Meloni. Secondo quanto riporta Il Fatto Quotidiano, le due leader hanno prontamente concordato una strategia comunicativa da adottare pubblicamente, che prevede la valutazione delle dimissioni solo dopo il formale rinvio a giudizio.

In un comunicato ufficiale, Santanchè ha espresso la volontà di essere ascoltata dai magistrati, sottolineando il principio di presunzione di innocenza garantito fino al termine dei tre gradi di giudizio. Tuttavia, ha anche ammesso che, “in sede politica, dopo la decisione del GUP, per rispetto del governo e del mio partito, farò una seria e cosciente valutazione di questa vicenda che è comunque antecedente alla mia nomina a ministro”. Questa dichiarazione sembra contraddire la linea tenuta finora da Palazzo Chigi, che aveva puntato su un’attesa di sentenza definitiva prima di prendere qualsiasi decisione.

All’interno dei corridoi di Fratelli d’Italia, il partito di cui fa parte la ministra, si ritiene ormai inevitabile l’addio di Santanchè al suo incarico ministeriale. “Non potrà rimanere al suo posto con un processo del genere” è il commento che si rincorre tra i dirigenti, delineando uno scenario di crescente incertezza per il futuro politico della Ministra del Turismo.

 

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