di Paolo Cagnoni per IlParagone
C’è un allarme dei medici che riguarda le malattie stagionali che affliggono molti italiani in questo periodo. Anche se la curva influenzale è in calo, “gli ambulatori dei medici di famiglia”, sottolinea il segretario della Federazione dei medici di medicina generale Silvestro Scotti, “in questo periodo, sono affollati a causa delle malattie respiratorie virali. Che quest’anno, come caratteristica, presentano una lunga durata Abbiamo meno casi, ma più controlli di persone preoccupate che vengono a farsi visitare per sintomi che permangono a lungo”. A preoccupare i medici è soprattutto la tosse, “che può durare anche quattro settimane”. “In passato”, spiega Scotti in un’intervista ad Adn Kronos, “magari avevamo 10 casi e 1-2 visite a paziente. Ora, con soli 3 casi, seguiamo il paziente anche 3 o 4 settimane con frequenti controlli. Perché dopo la fase acuta, caratterizzata da febbre, raffreddore e mal di gola, continuano ad avere tosse e irritazione delle prime vie aeree”.
“Sintomi che creano ovviamente preoccupazione nelle persone che, quindi, ci chiamano e reiterano di richieste di visite”. Secondo il segretario della Federazione, c’entra il periodo Covid. “Tutte le misure adottate in pandemia”, afferma, “hanno determinato di fatto una perdita della memoria immunitaria in molti assistiti rispetto ai virus respiratori normalmente circolanti. Questo fa sì che si sia esposti a ripetizioni di virosi, causate da virus diversi, che trovano poche difese attive. E tutto ciò in una sorta di continuità. E questo crea un circolo, come se non si uscisse più dall’influenza”. Scotti conclude sottolineando come “nei nostri studi sono molti i pazienti che, a causa di reinfezioni continue, hanno la sensazione che la loro influenza duri un mese E, dopo il Covid, i sintomi allarmano di più”.
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