Residenze fittizie, prestanomi, firme false, presunta evasione fiscale: la Banda Agnelli finalmente smascherata da un’inchiesta raccontata ovviamente da solo pochi media

Ma che bel quadretto viene fuori dalle indagini sulla ex Real Casa: residenze fittizie, prestanomi, firme false. Sospetti di una maxi evasione. La figlia Margherita punta al bottino della cassaforte ma ad uscire malconcia ĆØ tutta la Famiglia

tratto da Lo Spiffero

Residenze fittizie, prestanomi, firme false. E una presunta evasione fiscale. La faida familiare per lā€™ereditĆ  da capogiro diĀ Gianni Agnelli, innescata dalla figliaĀ MargheritaĀ dopo essersi pentita del passo indietro fatto ventā€™anni fa, potrebbe trasformarsi in un terremoto per lā€™impero dei tre fratelliĀ Elkann. La Guardia di Finanza, infatti, ha avuto mandato a indagare dalla Procura di Torino sui redditi che non sono stati dichiarati allā€™Agenzia delle Entrate daĀ Marella Caracciolo, con la motivazione della residenza in Svizzera, e che invece sono stati dirottati su societĆ  schermate con sede in paradisi fiscali come le Isole Vergini Britanniche. Redditi che potrebbero aver generato ā€“ a loro volta ā€“ interessi milionari, anche questi rimasti esenti da tassazione. Una montagna di euro, insomma, che, da sola, avrebbe potuto rimpinguare le casse dellā€™erario. Ma cā€™ĆØ di piĆ¹: i finanzieri con le perquisizioni disposte dal procuratore aggiuntoĀ Marco GianoglioĀ e dai sostituti procuratoriĀ Mario BendoniĀ eĀ Giulia MarchettiĀ cercano ā€“ ma non hanno ancora trovato ā€“ quattordici documenti in originale. Il sospetto, infatti, ĆØ che alcune firme della moglie dellā€™Avvocato siano apocrife.

Secondo lā€™esposto, depositato nel dicembre del 2022 alla Procura di Torino, con cuiĀ Margherita AgnelliĀ ha dichiarato guerra ai tre figli avuti con il primo marito,Ā Alain Elkann, sua madre Marella avrebbe fittiziamente mantenuto la residenza in Svizzera, anche negli anni in cui viveva prevalentemente in Italia. Lo dimostrerebbero i documenti acquisiti dagli inquirenti dei ricoveri nelle case di cura dellā€™anziana donna, malata di Parkinson. Questo stratagemma sarebbe servito, appunto, a non farle pagare le tasse nel suo Paese. Persino il cane di villa Frescot, a Torino, secondo lā€™esposto, era stato intestato a un prestanome. A darle appoggio, secondo lā€™ipotesi accusatoria, avrebbe avuto un ruolo ā€œattivoā€ anche suo nipoteĀ John, ora indagato per Ā«dichiarazione fraudolenta mediante altri artifiziĀ» insieme aĀ Gianluca Ferrero, storico commercialista della famiglia e numero uno della Juve, eĀ Urs Robert Von Gruenigen, il notaio svizzero incaricato di amministrare il patrimonio della defunta Marella. Questi ultimi due avrebbero predisposto e sottoscritto le dichiarazioni dei redditi, che i pm torinesi ritengono non veritiere, mentre Elkann avrebbe assunto inĀ StellantisĀ collaboratori domestici che sarebbero invece stati al servizio della nonna. Tantā€™ĆØ vero che dei sette dipendenti sentiti negli scorsi giorni come testimoni dai militari del nucleo di polizia economica-finanziaria soltanto una sarebbe rimasta al servizio di John dopo la morte della nonna. Il rampollo della famiglia, erede principale di Gianni Agnelli, ĆØ accusato quindi di aver contribuito a impedire Ā«lā€™assoggettamento allā€™imposizione fiscale della rendita vitaliziaĀ» che Marella riceveva dalla figlia Margherita: poco piĆ¹ di 8 milioni di euro nel 2018 e circa 580mila fino al 23 febbraio 2019, quando poi lady Fiat morƬ. Lā€™evasione fiscale ĆØ stata calcolata complessivamente in oltre 3,7 milioni di euro (senza contare gli interessi su questi redditi).

Le perquisizioni della Guardia di Finanza hanno lā€™obiettivo di cercare lā€™originale di 14 documenti: il testamento del 12 agosto 2011 di Marella Caracciolo, redatto da Urs Robert von Gruenigen, con le due aggiunte fatte il 14 agosto 2012 e il 22 agosto 2014 dallo stesso notaio svizzero. Le cessioni della nuda proprietĆ  delle quote dellaĀ Dicembre s.s.Ā aĀ John,Ā LapoĀ eĀ GinevraĀ ElkannĀ il 19 maggio 2004; nonchĆ© due modifiche allā€™oggetto sociale della cosiddetta cassaforte della famiglia Agnelli-Elkann. I finanzieri cercano anche una comunicazione di maggio 2004 alla societĆ Ā Gabriel fiduciaria Srl, due contratti di locazione a uso abitativo di una villa sulle colline torinesi e due contratti di comodato, uno relativo a un immobile a Roma, a due passi dal Quirinale, e lā€™altro a un immobile della storica residenza di Villar Perosa. Il sospetto ĆØ che sulle aggiunte testamentarie e sui contratti di affitto, la firma di Marella Caracciolo non sia realmente sua.

Sintetizzando al massimo, quello che si contesta ĆØ soprattutto il passaggio nelle mani di John (60%), Lapo (20%) e Ginevra Elkann (20%) delle quote della holding Dicembre, a cui fanno capo Juventus, Ferrari, Stellantis, Cnh. Agnelli chiede che venga annullato ā€“ per dichiarazione di invaliditĆ  o di inefficacia ā€“ il testamento con cui la madre ha lasciato i beni ai tre nipoti. Vuole essere riconosciuta come unica erede legittima (anche del padre), cosƬ da arrivare alla reintegrazione delle quote “mediante riduzione delle donazioni, anche indirette e dissimulate” e alla condanna degli Elkann alle restituzioni. Questo perchĆ©, per arrivare allā€™assetto attuale della Dicembre, sarebbero stati dirimenti alcuni passaggi tra John Elkann e la nonna, dopo la morte dellā€™Avvocato. Secondo gli altri figli di Margherita Agnelli, iĀ De Pahlen, si accertasse la simulazione degli atti di compravendita, nellā€™ereditĆ  di Marella Caracciolo rientrerebbe il 75% della Dicembre. Che dovrebbe cosƬ andare a Margherita Agnelli.

Come detto, al momento i giudici indagano piĆ¹ che altro su una possibile violazione in materia di dichiarazione dei redditi: stanno cercando di capire se ci siano state storture in riferimento agli anni 2018 e 2019, riguardo il pagamento del vitalizio versato da Margherita a Marella dopo un accordo tre le due siglato nel 2004, in terra elvetica. In quelle carte la figlia rinunciava alle partecipazioni nelle societĆ  di famiglia in cambio di un corrispettivo in beni, per lā€™equivalente di un miliardo e 275 milioni di euro. Ma Margherita Agnelli, in seguito, non riconobbe la validitĆ  dellā€™intesa, ingaggiando una lunga serie di azioni legali che perĆ² non ebbero successo. Dibattuta anche la reale residenza della donna. Secondo Margherita Agnelli avrebbe trascorso nel 2018 almeno 183 giorni sulle colline torinesi; quindi, la residenza sarebbe da considerarsi in Italia. Secondo John, Lapo e Ginevra Elkann sarebbe invece da considerarsi in Svizzera.

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