Incredibile dietrofront di Novak Djokovic: l’asso serbo, protagonista agli Australian Open, ha rifiutato l’opportunità di sponsorizzare un videogioco perché “non era un buon uso del suo tempo”.
Il 36enne di Belgrado, che punta a vincere il suo 25° titolo in carriera in un torneo del Grande Slam, ha faticato più del previsto nel primo turno contro il croato Prizmic, superato in quattro set. Secondo l’emittente tv americana ‘Tennis Channel’, Djokovic ha infatti deciso di rifiutare l’accordo per due ragioni: non crede nelle potenzialità del videogioco e, al contempo, li detesta.
Chi tesse le lodi del serbo, videogiochi o meno, è l’ex tennista Lindsay Davenport: “Djokovic passa ogni singolo minuto pensando: ‘come farò a migliorare domani, come farò a battere questo giocatore domani, tra una settimana, tra due settimane, in qualsiasi momento'”. Non c’è tempo per i videogame: l’unica preoccupazione di Nole è quella di arrivare in fondo agli Australian Open e difendere il titolo conquistato 12 mesi fa in finale contro Tsitsipas
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