“Costretti a chiudere dalle nuove regole Ue” Ennesimo piccolo paese senza panettiere per colpa della burocrazia europea: cosa gli impongono d’ufficio

di Tommaso Croco per IlParagone

Costretto a chiudere a causa delle regole di un’Unione Europea che ancora una volta si rivela nemica dei cittadini. Una storia tristissima, quella del Forno “Piacentini” di Frassinoro, paesino di 1700 abitanti al confine tra Toscana ed Emilia. Che ha dovuto abbassare definitivamente la saracinesca perché “adeguarsi alle normative imposte dall’Ue è impossibile”. Come spiegato da Nicola Porro, i problemi per il negozio sono iniziati nel momento in cui è stato richiesto di certificare l’impianto elettrico: morto l’elettricista che l’aveva realizzato, nessuno si è preso la briga di firmare alcunché. Così il sistema doveva essere rifatto daccapo, al pari degli spogliatoi e di un montacarichi per spostare il pane direttamente in negozio. Costo totale: circa 70mila euro, troppi. Gaia e Debora, le titolari, dovranno trovarsi un altro mestiere.

Chiaro che la sicurezza sul lavoro sia fondamentale. Ma ci si chiede per quale motivo un’attività artigianale che da 43 anni va avanti con lo stesso impianto elettrico senza problemi dovrebbe essere costretta a chiudere per colpa di qualche scartoffia. “Abbiamo visto le leggi cambiare tante volte” hanno detto le titolari, che in passato si erano sempre adeguate. Stavolta, però, hanno alzato bandiera bianca.

Le normative Ue infatti pretendono un montacarichi, anche se per 43 anni il pane è stato portato in spalla uscendo dal laboratorio per pochi metri fino al piano superiore dove si trova il negozio. E soprattutto impongono uno spogliatoio anche se ai titolari, che fanno tutto in famiglia e abitano al portone di fianco, non serve a nulla.

Tanti utenti si sono indignati sui social, sottolineando quanto sia assurdo costringere un panificio che sopravvive a oltre mille metri sull’Appennino tosco-emiliano, servendo una platea di poche migliaia di persone, a dotarsi di montacarichi, spogliatoi o nuovi impianti elettrici. Regole che, alla fine, hanno portato alla chiusura definitiva.

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  1. Il certificato sanitario è firmato dal Sindaco il quale chiede il parere alla az.sanitaria la quale si uniforma ai voleri jugulatori della EU. A questo punto il Sindaco assistito da un medico locale da parere favorevole al prosieguo della attività in quanto le richieste sono pregiudizievoli di una attività vitale per la comunità. Se un Sindaco ha le cd “palle” lo può fare ma non avendole ne lui ne i suoi colleghi si limita alla esecrazione della burocrazia e osserva la serranda abbassarsi senza nemmeno un minimo di senso di colpa. Così va il mondo in Italia. Purtroppo!

  2. Purtroppo i politici sono una associazione a delinquere di stampo mafioso la mafia politica se ne frega dei propri concittadini vuole solo le medaglie d’oro dei culattoni di bruxelles e dei loro padroni wef o meglio vafff…

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