Gino Paoli raddoppia! Seconda lezione a Elodie: stavolta glielo spiega perbene, non sappiamo se la signorina riesca a capire almeno stavolta

«È stato interpretato male quel che ho detto. Più andiamo avanti e più l’apparenza è più importante della sostanza. Non è importante quanto tu sia brava a cantare, ma che tu sia gradevole. Seguendo questa mentalità Lucio Dalla non sarebbe mai diventato Dalla».

Queste le parole che dovrebbero appianare la diatriba a distanza tra Gino Paoli ed Elodie sull’importanza dell’apparenza nell’industria musicale contemporanea. La precisazione è stata fatta ai microfoni di Rai Radio 1 dopo che Elodie aveva criticato – anche se indirettamente – le posizioni prese dall’autore de Il cielo in una stanza in un’intervista di Aldo Cazzullo.

Similmente, anche quest’ultima dichiarazione sembra voler dire senza dire, lasciando forse intendere che il cantautore “non ce l’avesse” con Elodie. Nei fatti, però, la sostanza non cambia, e la critica a un sistema che favorisce chi è esteticamente gradevole rimane. Cruccio che Paoli ha espresso più volte, anche in questa intervista: «Quel che conta oggi è come uno si presenta. Non a caso siamo nell’epoca dell’apparenza. Se l’apparenza è quella giusta, che cantino qualsiasi cosa non frega niente a nessuno però arrivano. L’importante è impressionare».

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