Il governo di Giorgia Meloni “non arriverà al 2027”, sostiene la segretaria del Pd Elly Schlein. Per questo, le forze di opposizione non devono aspettare, ma iniziare a “prepararsi alle elezioni”. Nel 2024 ci saranno diversi appuntamenti regionali, e a giugno le elezioni europee: “Dovremo dimostrare che un’alternativa c’è”.
“Questo governo è un disastro, per questo ho sempre pensato che non arriverà al 2027. E ne sono ancora più convinta”. È questa la previsione di Elly Schlein, segretaria del Pd, intercettata da Repubblica all’incontro del Partito socialista europeo. L’esecutivo di Giorgia Meloni non arriverà a fine legislatura, secondo la leader dem, perché ha fatto troppe scelte sbagliate, dall’economia alla gestione dei flussi migratori.
Per questo, l’anno prossimo sarà un primo passaggio importate: “Le prossime regionali saranno già un test e poi ci saranno le europee”, ha ricordato Schlein. In queste occasioni le opposizioni dovranno “dimostrare che un’alternativa c’è e che questa destra nel complesso sta arretrando”. Anche lavorando insieme, anche se la segretaria non ha parlato di una vera e propria alleanza elettorale: “Quello che abbiamo fatto in quella occasione [il salario minimo, ndr] possiamo replicarlo su tanti altri argomenti”, si è limitata dire.
Il punto per Schlein è non rassegnarsi ad aspettare che passino altri quattro anni di governo, fino al 2027, perché l’esecutivo potrebbe andare in difficoltà prima: “Del resto basta vedere i sondaggi e tutta la propaganda di questa destra viene smentita. Sostengono di essere maggioranza nel Paese, ma i numeri dicono esattamente il contrario. Dico anche di più: se prendiamo i dati delle ultime elezioni politiche, si vede chiaramente che loro non hanno allargato il consenso rispetto al precedente voto”. E così “dobbiamo prepararci alle elezioni. Dobbiamo sapere che non possiamo aspettare la fine della legislatura”.
La leader dem negli ultimi giorni ha chiarito più volte perché pensa che il governo stia facendo un “disastro”, a partire dalla manovra: “Fa solo tagli. Non offre una prospettiva. Taglia la sanità pubblica, non mette nulla sulla scuola pubblica e sul diritto allo studio, taglia le pensioni e gli enti locali, è già una manovra di austerità”. E lo stesso concetto si applica alla trattativa europea per il Patto di stabilità: “Il governo italiano ha mostrato la sua totale incapacità e l’assenza di una strategia negoziale. Per le loro antipatie non hanno fatto asse con i Paesi che hanno situazioni più simili alle nostre, e questo rischia di pagarlo il Paese”.
E ancora, il recente dibattito sul Ponte sullo Stretto: “Per finanziarlo stanno togliendo oltre un miliardo alla Sicilia e il governo di quella regione, di centrodestra, naturalmente si sta mettendo di traverso”. Secondo Schlein il problema, anche in vista delle europee, è che quando i partiti di estrema destra e di centrodestra si coalizzano “non sanno governare. Lo abbiamo visto in tanti Paesi. Sanno solo togliere ai più poveri”.
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A ecco se lo dice la testa leccata da una mucca ci dobbiamo credere.
E arrivato Dio in terra. Che scherzo della natura, uno dei più brutti. Tra i due mali la meloni è il male minore.