Basta con la truffa dell’elettrico! Finalmente dal governo si alza una voce sui danni che crea al nostro sistema industriale la follia inventata da Davos sulla transizione energetica

Matteo Salvini torna a parlare di transizione ecologica. Intervenuto nel corso dell’Assemblea annuale di Cia a Roma, il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture ribadisce la necessità di perseguire la “sostenibilità ambientale di pari passo con quella economica e sociale”. Insomma, quella che serve è “una transizione sostenibile nei tempi e nei modi giusti”. E, tornando alle auto elettrice, il leader della Lega ricorda che “le emissioni globali sui veicoli sono tra lo 0,3 e 0,4 per cento a livello mondiale. L’imposizione dell’auto elettrica significa distruggere la filiera industriale europea e italiana e legarsi alla Cina“.

Proprio quest’ultima – è l’accusa del vicepremier – “non riconosce i diritti sociali, sindacali e ambientali e che per produrre le batterie brucia carbone. Questa è demenza, è follia che distrugge l’ambiente”. Non manca poi una stoccata all’Europa. In extremis, infatti, è arrivato lo stop alle sole auto elettriche a partire dal 2035. Gli ambasciatori dei paesi membri hanno deciso di rinviare l’adozione del regolamento per le auto e i furgoni a combustione interna a un prossimo Consiglio.

Al momento, comunque, “non è stata confermata alcuna data”. Ma Salvini si dice fiducioso: “Nel nome del pragmatismo e della concretezza spero che la politica sia unita su questo fronte”. Altra critica del vicepremier arriva sulla tassa imposta dall’Europa sulla circolazione merci nei porti. “I porti sono indispensabili per far circolare le merci – tuona – La settimana prossima sarò a Bruxelles per fermare una tassa europea sugli Ets dei porti che rischia di provocare la desertificazione dei porti europei a vantaggio di quelli africani”.

INUTILE ESSERE “GREEN” SE POI I MILIARDARI FANNO IL CAZZO CHE JE PARE – SAPETE QUANTE TONNELLATE DI GAS SERRA HANNO EMESSO I RICCONI DEL MONDO COME ELON MUSK, JEFF BEZOS, BILL GATES & FRIENDS?
17 MILIONI, L’EQUIVALENTE DELL’ENERGIA CONSUMATA DA 2 MILIONI DI CASE IN UN ANNO!
L’ANALISI DELL’ORGANIZZAZIONE NO-PROFIT “OXFAM”, HA RIVELATO CHE LE PRINCIPALI FONTI DI EMISSIONI SONO SUPERYACHT, JET PRIVATI, ELICOTTERI E I COSTI PER IL MANTENIMENTO DEI LORO VILLONI – ED È UNA STIMA AL RIBASSO, VISTO CHE…

Estratto dell’articolo di Anna Lisa Bonfranceschi per www.lastampa.it

Quanto pesano sull’ambiente i beni e gli affari dei super milionari come Gates, Slim, Bezos o Musk? C’è chi se lo è chiesto e, accedendo a dati disponibili pubblicamente e facendo delle stime relative ai consumi per beni personali, ha messo insieme una cifra: 17 milioni di tonnellate di emissioni di gas serra l’anno, l’equivalente, per rendere il numero più masticabile, dell’energia consumata da due milioni di case persone in un anno. E si tratta probabilmente di stime al ribasso, […]. A rendere noto tutto questo è un’esclusiva del Guardian, che ha pubblicato i dati messi insieme da alcuni ricercatori statunitensi insieme all’organizzazione no profit Oxfam (Oxford Committee for Famine Relief).

L’analisi si è concentrata su dodici milionari, imprenditori attivi in molti casi nel mondo dei big tech e del lusso, ma non solo: Carlos Slim, Bill Gates, Jeff Bezos, Larry Page, Sergey Brin, Bernard Arnault, Michael Dell, Roman Abramovich, Larry Ellison, Elon Musk, Eric Schmidt e Laurene Powell (unica donna).

[…]l’idea era di capire non solo le emissioni generate dai milionari nei loro affari, ma anche quelle riconducibili ai propri stili di vita. Così nel conto sono finiti anche elicotteri, superville e appartamenti e superyatch. Soprattutto i superyacht. Scrive infatti il Guardian che solo questi “hotel galleggianti”- come li ha definiti Richard Wilk, autore dell’analisi insieme a Beatriz Barros  – emettono da sole almeno più di 7000 tonnellate di emissioni l’anno. A questi si sommano l’utilizzo di jet privati, elicotteri, e tutti i costi per il mantenimento delle loro residenze. Nell’analisi riportata dal giornale brittannico, Slim, Gates e Bezos figurano in cima alla lista delle emissioni rilasciate […]

[…] Secondo le loro stime, rese note oggi nel report “Climate Equality: A planet for the 99%” nel 2019, infatti, l’1% della popolazione più ricca del pianeta ha inquinato in termini di emissioni come 5 miliardi di persone. Queste da sole saranno responsabili della morte di circa 1,3 milioni di persone per effetti legati all’aumento delle temperature. Allargano la quota al 10% della popolazione più ricca del pianeta, il peso sulle emissioni arriva al 50%.[…]

Scavalca la censura di regime dei social. Seguici via Telegram, basta un clic qui >https://t.me/capranews

Total
0
Shares
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Previous Article

Aveva scoperchiato a Bruxelles lo scandalo sugli effetti collaterali del vaccino: morta la deputata francese Michèle Rivasi. Un infarto l'ha colpita mentre si recava al lavoro

Next Article

Quanti sono i veri femminicidi in Italia? Il Prefetto di Padova, statistiche alla mano, smonta totalmente la narrazione della feccia: parliamo di numeri, per fortuna, davvero bassi

Related Posts