Elly Schlein serva di Davos! Porta sul palco della manifestazione pagliacciata Mamadou Kouassi: “Permessi di soggiorno per tutti”

Elly Schlein ha portato pure Mamadou Kouassi alla manifestazione del Pd a piazza del Popolo, a Roma. Si tratta dell’uomo che ha ispirato il regista Matteo Garrone per “Io Capitano”, il film che mostra i pericoli che i migranti vivono a bordo dei barconi nei loro viaggi della speranza verso l’Europa. Kouassi è salito sul palco del Pd ed è stato accolto con un abbraccio dalla segretaria dem. “Grazie a questa piazza piena e grazie a Schlein – ha dichiarato – vediamo ragazzi italiani che viaggiano, che vanno all’estero a lavorare”.

“Ecco anche noi abbiamo un sogno – ha aggiunto – e troviamo sempre ostacoli davanti a noi. Ostacoli come la legge Bossi-Fini che nessuno ha avuto il coraggio cambiare. Non siamo merci. Siamo un valore aggiunto. Questa è una sfida del Pd”. Kouassi è un attivista del Centro sociale ex Canapificio e del movimento rifugiati di Caserta. L’arrivo del suo gruppo nella piazza del Pd non è passato inosservato, dato che si è presentato al coro di “basta razzismo, basta guerra”, esponendo i seguenti cartelli: “permesso di soggiorno per tutti”, “stop bombing Gaza”. C’è anche stato un inconveniente legato a due bandiere palestinesi, che sono state infiltrate nella manifestazione nonostante gli sforzi del Pd, che ha allestito un apposito servizio addetto alla sicurezza.

Per il resto la piazza è stata colorata dalle bandiere del Pd e da quelle della pace. L’elemento politico più importante è sicuramente la presenza di Giuseppe Conte: “Io sono per il campo giusto e non per il campo largo, siamo qui oggi per confermare il dialogo che abbiamo avviato con il Pd e per confermare tutto il nostro dissenso, forte, alle politiche del governo a partire dalla manovra, che è una sciagura per il Paese e non contiene nulla di nulla in fatto di proposte. Solo mortificazioni. Questa sciagura ce la porteremo per tutto il prossimo anno e lascerà un imprinting negativo anche sugli anni futuri. Quindi lavoriamo contro questa manovra con le opposizioni, a partire dal Pd”.

ROMA. Elly Schlein arriva alle 14.30 e si tuffa direttamente in mezzo a piazza del Popolo. Assolata, piena poco oltre la metà, colorata dalle bandiere del Pd e della pace, le uniche ammesse, con l’eccezione rossa di un paio di vessilli con il volto di Che Guevara. La segretaria prova ad attraversare la piazza circondata dalle telecamere, saluta e stringe mani, poi torna sui suoi passi e supera le transenne che separano il retropalco. Ad attenderla tutto lo stato maggiore del partito, dal presidente Bonaccini ai capigruppo Boccia e Braga.

La manifestazione è appena iniziata con il saluto del sindaco di Roma Gualtieri e il primo intervento, quello del medico di Firenze Lorenzo Cuccoli, contro i tagli alla sanità pubblica. Poi, a sorpresa, sale sul palco Schlein, in teoria prevista in chiusura, «solo per un saluto, grazie a tutti per essere qui». Intanto, ai margini della piazza, di fronte all’Hotel de Russie, una piccola delegazione del Movimento 5 stelle sta aspettando l’arrivo di Giuseppe Conte. «Un bel colpo d’occhio», dice l’ex premier, che riceve un’accoglienza calorosa dal popolo dem: «Benvenuto, che sia la prima di una lunga serie», dice qualcuno. «Solo uniti si vince, ricordalo», lo avvia un altro anziano militante. Conte annuisce, sorride, poi va dietro al palco a salutare Schlein, Fratoianni e Bonelli. Il campo progressista anti-Meloni prende forma, almeno per un sabato pomeriggio.

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