Paolo Brosio e la sparata in diretta sul miracolo della madre a soli 10 minuti dalla morte: teoricamente sto tizio sarebbe un giornalista

Classe 1956, Paolo Brosio è un giornalista, scrittore e conduttore televisivo italiano. Il giornalista in questi giorni ha dovuto affrontare un lutto molto doloroso: sua madre Anna è scomparsa all’età di 102 anni. Figlio unico, Brosio con la sua mamma aveva un legame fortissimo. Ai microfoni dei Lunatici, su Rai Radio 2, il conduttore ha voluto ripercorrere gli ultimi istanti della donna: le sue parole hanno emozionato gli ascoltatori.

Paolo Brosio, il conduttore ricorda sua madre: momento emozionante

Paolo Brosio, ai microfoni dei Lunaticiha voluto ricordare sua madre Anna scomparsa recentemente a 102 anni. Parlando degli ultimi istanti della donna, Brosio ha dichiarato: “L’ho vista esalare l’ultimo respiro da una telecamerina su whatsapp. Ero a Brescia non potevo essere in ospedale quella mattina. Dopo dieci minuti che la mamma è ispirata è arrivata l’autorizzazione per aprire un cantiere in Erzegovina e fare un pronto soccorso per tutte le etnie e le religioni cui da cinque anni sto lavorando”.

Secondo Brosio sua mamma ha interceduto per questo progetto, facendo un vero e proprio “miracolo”: “Quando la mamma è volata in cielo ha subito tirato per la giacca la Madonna e si è adoperata per far partire il cantiere. Il giorno dopo c’erano 19 operai che lavoravano e abbiamo iniziato la più grande opera di Medjugorje. Parliamo di un’opera molto grande. Aiuterà 90.000 persone di tutte le etnie e religioni. La mia mamma è andata in paradiso e mi ha fatto partire il cantiere. C’è già la prima soletta di cemento armato. Mi aiuterà con la provvidenza divina”. 

Paolo Brosio poi ha detto che è stata sua madre a trasmettergli la fede: “Mia madre ha pregato sempre per me, mi ha lasciato un decalogo di comportamenti da seguire, dalla mia sofferenza deve nascere un fiore bellissimo, quello del mio impegno per i più deboli. Non ho mai pregato fino a 55 anni, poi sono stato illuminato. Mia mamma ha pregato 37 anni per me, affinché mi convertissi. Sono andato a Medjugorje quando mi è caduto il mondo addosso. Prima non pregavo, avevo le donne in testa, il calcio, lo sport, il tennis, il divertimento, il lavoro. Poi quando mi è caduto il mondo addosso ho iniziato a piegare le ginocchia. Mi sono avvicinato alla fede attraverso il dolore. La morte di mio padre, la separazione dalla mia prima moglie, non ho mai rispettato le mie due moglie, ho fatto saltare per aria due matrimoni, mi sono messo nei guai da solo, sono finito nelle mani del male”.

Infine, Brosio ha parlato del suo dolore per questa terribile perdita: “Nei primi giorni dopo la sua morte ho provato un dolore devastante. Mi sentivo vuoto. Non pensavo di provare un dolore così grande. Ma se quando hai un problema ti affidi alla fede, lei ti aiuta subito. Ti porta consolazione. La preghiera è un balsamo. Qualche notte mi sono alzato di scatto perché la sentivo come se camminasse in casa. Mi alzavo di scatto andavo in camera sua e trovavo il letto vuoto. Poi tornavo in camera e mangiavo un bacio verso il cielo e mi sparavo una bella Ave Maria”.

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