Mattia, diplomato ragioniere all’istituto “Alberti” della sua città, era un ragazzo solare e attivo. Appassionato di calcio, ereditò questa passione dal padre Sebastiano, ex calciatore ed ora allenatore.
La sua famiglia aveva sempre avuto un legame con lo sport: il nonno, infatti, realizzava scarpe da calcio e pattini a rotelle su misura per atleti. Mattia iniziò a giocare a calcio all’età di 5 anni, passando poi all’Ac Noventa e successivamente al Gainiga e al Meolo.
Tuttavia, la sua vita cambiò drasticamente due anni fa. Dopo vari controlli, poco prima di Natale, arrivò la terribile diagnosi. Nonostante la malattia, Mattia non ha mai perso la sua forza e il suo sorriso, diventando un esempio di coraggio per tutti coloro che gli erano vicini. In un momento di relativa tregua dalla malattia, organizzò un viaggio a Barcellona, mostrando la sua passione per la vita e per i viaggi.
Ma la sua forza più grande è stata quella di voler lasciare un messaggio per ogni persona che gli voleva bene.
Questo era Mattia, un giovane che ha insegnato a tutti il vero senso della vita, e che ha voluto essere ricordato per come ha vissuto, non per come è mancato.
Scavalca la censura di regime dei social. Seguici via Telegram, basta un clic qui >https://t.me/capranews