“Il popolo tedesco è consapevole?” Elon Musk e la rasoiata contro le navi pirata pagate dal governo tedesco che fa schiumare la feccia

Elon Musk sta con Meloni e attacca Berlino sui migranti (con un post di estrema destra). Ma il Governo tedesco non ci sta

Il fondatore di Tesla contro la Germania sulle Ong, proprio mentre va avanti lo scontro tra Berlino e Roma sul Patto
tratto da Huffpost

“L’opinione pubblica tedesca è al corrente di questo?”. È la domanda che si è fatto pubblicamente su X il proprietario della stessa piattaforma e fondatore di Tesla Elon Musk, prendendo indirettamente posizione a favore dell’Italia sulla questione dei migranti. Da giorni il Governo guidato da Giorgia Meloni ha aperto un fronte con Berlino per la gestione degli immigrati in Italia e il loro arrivo sulle coste attraverso le Ong. Lo scontro con la Germania sulle attività delle organizzazioni non governative resta infatti altissimo. Palazzo Chigi si è detta “sorpresa” che, proprio mentre a Bruxelles era in corso il vertice decisivo per l’ok al Patto sui migranti, nel Mediterraneo navigavano 7 navi gestite dalle ong e battenti bandiera tedesca, delle quali quattro in area Sar italiana. L’accordo per ora è in stallo ma nel frattempo è intervenuto via social il fondatore di Tesla.

Musk ha infatti diffuso un tweet di un profilo che auspica chiaramente la vittoria alle prossime elezioni in Germania di AfD, il partito di estrema destra: “Attualmente sono 8 le navi di ONG tedesche nel Mar Mediterraneo che raccolgono immigrati clandestini da sbarcare in Italia. Queste ONG sono sovvenzionate dal governo tedesco. Speriamo che l’AfD vinca le elezioni per fermare questo suicidio europeo”, scrive il profilo RadioGenoa, rilanciato poi dal fondatore di Tesla.

A stretto giro, sempre sul social, è arrivata la replica del Governo federale tedesco: “Sì”, risponde il ministero degli Esteri di Berlino, “e si chiama salvare vite umane”.

Intanto prosegue lo scontro tra Roma e Belino. “Io capisco la posizione del governo tedesco, ma se loro vogliono tornare indietro sulle regole delle ong, allora noi proponiamo un altro emendamento in forza del quale il paese responsabile dell’accoglienza dei migranti che vengono trasportati sulla nave di una ong è quello della bandiera della nave. Capisco le posizioni degli altri ma non si può fare la solidarietà con i confini degli altri”, ha affermato la presidente del Consiglio Meloni, interpellata dai cronisti a margine del summit Med9, in corso a Malta.

“Ho avuto – ha rivelato – degli scambi con il cancelliere Scholz nella giornata di ieri su questa materia aperta del patto di migrazione e asilo. Facciamo mezzo passo indietro: per noi la redistribuzione non è mai stata la priorità. Per me il problema non si risolverà mai completamente se ogni paese pensa di scaricarlo su un altro. L’unico modo per risolvere il problema di tutti è il lavoro che noi stiamo facendo sulla dimensione esterna. Dopodichè noi siamo stati molto cooperativi sul tema del patto di migrazione e asilo, lo abbiamo votato anche perchè migliorava per noi le condizioni rispetto alle regole precedenti, poi ieri” al Consiglio affari interni a Bruxelles, “la Germania è arrivata con alcuni emendamenti, uno in particolare che per noi rappresenta un passo indietro, sul tema delle organizzazioni non governative, e abbiamo chiesto di avere tempo, perchè non si poteva decidere ieri così”.

“La notizia delle 7 navi delle Ong battenti bandiera tedesca conferma i nostri timori. E’ una coincidenza? Cosa c’è dietro? C’è un interesse elettorale? Di altro tipo? Non può essere, è una cosa che non funziona. Qualcuno forse vuole impedire che ci sia un accordo? C’è veramente molto stupore”, ha sottolineato il ministro degli Esteri Antonio Tajani in serata da Berlino, dove ha incontrato la sua omologa Annalena Baerbock.

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