Come si divertono i ragazzini viziati: devastata totalmente una casa di montagna a Canazei. I genitori minimizzano: erano arredi degli anni ’70

Si erano introdotti in 12, allora minorenni, in un casa di montagna di Canazei e poi avevano fatto a pezzi ogni cosa. Per la difesa il danno ĆØ limitato. Scoperti grazie a un selfie. Il processo inizia il 16 febbraio 2024

Nel dicembre del 2020 si erano introdotti in una casa di montagna di Canazei, nel Trentino, per poi distruggere tutto. Ammontare dei danni: solo 130 mila euro. Danni limitati, insomma,Ā almeno per la difesa. Lo racconta il Corriere del Trentino. E adesso il collegio di fiesa sta mirando alla Map, la messa alla prova, che alle fine comporterebbe lā€™estinzione del reato.

A diventare scenario della loro furia, in tre forse quattro occasioni la casa di villeggiatura in Val di Fassa della famiglia bolognese Roncari-Tamburini. Era successo tra il dicembre 2020 e lā€™aprile 2021. I ragazzi avevano 16 anni, tra uno di 14. Tutti figli della Canazei bene: imprenditori, politici locali e dipendenti pubblici. I ragazzi sono finiti di fronte al Tribunale dei minori di Trento.

Per vizi di forma contestati dagli avvocati di difesa che avevano richiesto il riconoscimento di nullitĆ  del decreto di citazione a giudizio, lā€™udienza preliminare del 24 novembre 2022 era stata rimandata. Il capo di imputazione era troppo generico, avevano sostenuto. E oggi riformulato dalla Procura dei minori ĆØ stato deciso per la prima udienza eĀ il processo avrĆ  inizioĀ il 16 febbraio 2024. Le accuse sono in concorso di danneggiamento e invasione di terreni ed edifici in concorso, che prevedono pene che vanno dai 6 mesi ai tre anni di detenzione.

La famiglia bolognese ha richiesto un risarcimento di 130 mila euro, ma le famiglie dei ragazzi ne hanno offerto uno piĆ¹ basso, circa un terzo, chiudendo cosƬ la porta al ā€œperdono giudizialeā€ con lā€™affidamento in prova ai servizi sociali.

I ragazzi avevano distrutto gli arredi, le porte, le finestre, un frigorifero, la televisione, piatti, suppelletili: maĀ si trattava di arredi degli anni Settanta, con un valore nettamente inferiore a quello stimato, come sostengono i legali delle famiglie dei ragazzi dello studio Talmon di Canazei, gli studi Dies, De Bertolini e Frizzi di Trento e due studi di Moena e Pozza di Fassa.

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