Il vomito va in onda su La7: Cecchi Paone la deride per il suo aspetto pur sapendo che ha un tumore, ma Topo Gigio alla conduzione se ne frega solo per il motivo che la signora sostiene la famiglia tradizionale

di Annamaria Gravino per Il Secolo d’Italia

Insulti a ProVita&Famiglia e body shaming nei confronti della dirigente dell’associazione Maria Rachele Ruiu, collegata da remoto, sono andati in scena a L’Aria che tira come se niente fosse. Gli attacchi sono arrivati da un “inorridito” Christian Raimo e uno sghignazzante Alessandro Cecchi Paone, presenti in studio, in uno spezzone della puntata in cui per altro si parlava di violenza tra i giovani ed educazione al rispetto. Fiacchissima la reazione del conduttore David Parenzo, che ha cercato di smorzare i toni prendendola a ridere, ma senza restituire la parola a una incredula Ruiu. E incredula è apparsa anche Maria Rita Parsi, pure lei in studio, in un breve momento in cui se ne è intravista l’espressione del volto.

Per Raimo l’immagine di una famiglia è “violenta” e fa “inorridire”

Ruiu aveva appena finito il suo intervento, molto pacato, sulla necessità di “riprendere il compito educativo” nei confronti dei ragazzi alle prese con cellulari e dispositivi per permettere loro di tornare “dal principio del piacere, sponsorizzato sui social, al principio della realtà, perché loro così possono scoprire cosa vogliono davvero, la loro vocazione”. Un intervento che è stato interrotto da Parenzo, il quale si domandava perché Raimo fosse “inorridito”. “Guardi io inorridisco perché vedo questa immagine violenta in cui la Ruiu dice cose apparentemente di buon senso ed è circondata da questo poster di questa organizzazione omofoba e transfobica”, ha spiegato lo scrittore e docente, che ce l’aveva con il logo di ProVita&Famiglia, che ritrae una famiglia stilizzata composta da un padre e una madre che tengono per mano i figli.

Il body shaming di Cecchi Paone contro Ruiu: “La signora sembra Arturo Brachetti”

Ancora una volta apprendiamo che il semplice fatto di rappresentare una famiglia costituisce un’offesa, un atto violento, una discriminazione che fa “inorridire”. Già così, insomma, c’era di che restare – se non inorriditi, appannaggio di Raimo – per lo meno basiti. Dopodiché è intervenuto Alessandro Cecchi Paone e il livello si è abbassato oltre l’immaginabile. “Secondo me, non è così, perché la signora sembra Arturo Brachetti”, ha detto il giornalista, visibilmente compiaciuto per la battuta, che però (se ne sarà reso conto?) era di puro body shaming. Il tutto mentre Parenzo, ridendo, invitava non al rispetto di Ruiu, ma al “rispetto delle posizioni di tutti”. E non è risultato chiarissimo se volesse difendere le posizioni dell’attivista, quelle di Raimo o di Cecchi Paone.

Se questi sono i buoni…

Dunque, ricapitolando, oggi a L’Aria che Tira due professori (Raimo è professore di scuola superiore e Cecchi Paone universitario), quindi due persone che hanno uno stretto contatto con i giovani, hanno ritenuto lecito lanciare accuse gratuite e veri e propri insulti a una donna impegnata nel sociale per il solo fatto che la pensa diversamente da loro, in un contesto in cui si parlava di come arginare la circolazione della violenza tra i giovani e di come proporre loro modelli positivi anche attraverso il ruolo educativo degli adulti. Insomma, ancora una volta il fronte dei “buoni”, di quelli impegnati per le cause “giuste”, di quelli che sempre hanno qualcosa da insegnare non ha mancato di mostrare il proprio volto, con ogni probabilità senza neanche rendersene conto.

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