Il sacro siero rimane nel latte materno! Persino la rivista Lancet smentisce la colossale balla che ancora adesso campeggia, per rassicurare le donne incinta, sul sito istituzionale dell’AIFA

In questo lavoro dimostrano (QUI IL LINK) la presenza di mRNA del cosiddetto vaccino (Pfizer o Moderna) inoculato nella metĆ  dei campioni di latte materno testati.Ā 

di Professor Paolo Bellavite da Telegram

Pian piano anche le grosse riviste scientifiche (qui parliamo di E-Biomed, una branca del Lancet nel numero di Ottobre 2023) cedono alla veritĆ  e pubblicano prove della micidiale balla che ci raccontarono al momento della approvazione dei cosiddetti vaccini. Ad esempio, ho fatto giĆ  notare in un mio lavoro (https://www.mdpi.com/2227-9059/11/2/451) che la Moderna sosteneva che il cosiddetto vaccino rimane ā€œin situā€. Oggi si sa che va dappertutto attraverso il sangue o la linfa. Nel latte materno ĆØ un problema in piĆ¹, perchĆ© puĆ² essere assorbito dallā€™intestino dal neonato e interagire col sistema immunitario, sia come acido nucleico sia come proteina Spike da esso codificata. Ricordo che si tratta di un mRNA geneticamente modificato per avere maggiore stabilitĆ . Ā 

Dopo la somministrazione intramuscolare, lā€™mRNA del cosiddetto vaccino, racchiuso in nanoparticelle lipidiche, viene trasportato alle ghiandole mammarie attraverso vie ematogene o linfatiche. Allā€™interno del citosol delle cellule mammarie, una porzione dellā€™mRNA rilasciato viene confezionata nelle vescicole extracellulari in via di sviluppo, che vengono poi rilasciate nel latte materno.Ā 

Gli autori affermano che lā€™mRNA che hanno trovato ā€œsembraā€ essere inattivo dal punto di vista traduzionale, cioĆØ non riesce a produrre la Spike nelle cellule trasfettate, ma ammettono che ā€œSONO NECESSARIE ULTERIORI INDAGINI PER DETERMINARE LA QUANTITƀ MINIMA DI mRNA NECESSARIA PER SUSCITARE UNA RISPOSTA IMMUNITARIA NEI NEONATIā€.
In particolare, si ricorda che la vaccinazione contro il COVID-19 ĆØ controindicata ufficialmente nei neonati di etĆ  inferiore a 6 mesi a causa della mancanza di studi sulla sicurezza e della possibile interazione con altre vaccinazioni di routine in questa fascia di etĆ .Ā 

Faccio notare che lā€™AIFA nel suo documento di ā€œdomande e risposteā€ scrive ancora che ā€œlā€™mRNA contenuto nei vaccini anti-COVID-19 Comirnaty e Spikevax ĆØ degradato rapidamente senza entrare nel nucleo cellulare e nel latte maternoā€ (https://www.aifa.gov.it/documents/20142/1297852/domande_risposte_vaccini_COVID.pdf). ChissĆ  quanto tempo passerĆ  prima che cancellino questa balla (oltretutto la prima comunicazione del ritrovamento di mRNA nel latte ĆØ del 2022: https://jamanetwork.com/journals/jamapediatrics/fullarticle/2796427).Ā 

Nonostante lā€™accumularsi di prove sulle falsitĆ  spacciate per ottenere lā€™approvazione condizionale, sulla scarsa e labile protezione individuale (piĆ¹ tempo passa, piĆ¹ la bilancia pende verso la protezione negativa), sulla assente capacitĆ  di ridurre i contagi (anzi!), sui molteplici segnali di gravi effetti avversi non dichiarati al momento della fase di registrazione ma emersi nellā€™uso sperimentale sulla popolazione (e non ĆØ finita!), ora sul ritrovamento nel latte materno, pare che nessuno abbia il coraggio (o meglio lā€™onestĆ ) di tornare indietro e riconsiderare daccapo lā€™uso e la raccomandazione di questi intrugli biotecnologici fallimentari e pericolosi.Ā 

Dove sono finite la scienza e lā€™etica della Medicina, i cui cardini imperituri sono il principio di precauzione (ā€œprimum non nocereā€) e il consenso INFORMATO?

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