Condannata ad un anno e sette mesi per aver fatto la mamma: ha dato un sacrosanto ceffone alla figlia 12 enne dopo aver scoperto che mandava foto sexy ad un 19enne

Roma, schiaffo alla figlia 12enne per le foto sexy inviate a un ragazzo: mamma condannata a un anno e sette mesi
di Giulio De Santis PER CORRIERE.IT
La madre ĆØ stata ritenuta responsabile di maltrattamenti in famiglia. La segnalazione inviata ai giudici di piazzale Clodio dai servici sociali

DĆ  unĀ ceffoneĀ a Giorgia (un nome di fantasia), laĀ figlia di 12 anni, dopo aver scoperto che aveva mandatoĀ scatti sexyĀ suĀ InstagramĀ a unoĀ sconosciuto. Schiaffo che provocĆ² alla ragazzina unĀ graffio sul mento, con una leggera perdita di sangue. Lei B. C., 40 anni, ĆØ stataĀ condannataĀ ieri aĀ un anno e sette mesiĀ di reclusione con lā€™accusa di maltrattamenti in famiglia. La sentenza ĆØ stata pronunciata dai magistrati del collegio della prima sezione penale del Tribunale presieduti da Alfonso Sabella. I giudici hanno subordinato la sospensione della pena a unĀ percorso di recuperoĀ da parte della donna, che dovrebbe forse iniziare nei prossimi mesi. Il pubblico ministero Eugenio Albamonte, al termine delle requisitoria, aveva chiesto una condanna piĆ¹ esemplare nei confronti della madre violenta: aveva sollecitato i giudici a condannarla a benĀ tre anniĀ diĀ carcere.

Il controllo dei servizi sociali

A determinare la diversa impostazione sulla ricostruzione del rapporto tra la donna e la dodicenne e la scelta del tribunale rispetto alle richieste della Procura, con conseguenze sulla determinazione della pena, ĆØ il periodo in cui si sarebbero verificati iĀ maltrattamenti. Che, secondo gli inquirenti, sarebbero cominciatiĀ nel 2012, quando, durante un controllo deiĀ servizi sociali, la casa, dove in quellā€™anno vivevano lā€™imputata e Giorgia, altri due fratelli piĆ¹ piccoli e la nonna (di recente scomparsa), viene trovata in condizioni diĀ caos. Disordine di cui, secondo lā€™imputata, sarebbe stata responsabile la ragazzina perchĆ© non lā€™avrebbe aiutata nella gestione delle faccende domestiche.

Lo schiaffo alla figlia

I giudici invece hanno ritenuto che i maltrattamenti siano iniziati dal giorno in cui la madre aveva dato loĀ schiaffo alla figlia, un fatto che ĆØ avvenuto nelĀ 2016. Ā«Ma davvero ĆØ possibile giudicare maltrattamento uno schiaffo dato alla figlia perchĆ© invia foto osĆ© a uno sconosciuto?Ā» si ĆØ domandato, durante lā€™arringa, il difensore dellā€™imputata, chiedendo lā€™assoluzione dellā€™assistita. Oltre allā€™episodio del ceffone, alla madre ĆØ contestato ilĀ peso psicologicoĀ addossato a Giorgia sulla necessitĆ  diĀ occuparsi dei fratelliniĀ e dellaĀ nonna, visto che lā€™imputata trascorreva la maggior parte delle giornate lontana da casa, al lavoro. Sia la Procura che il tribunale hanno ritenuto che i maltrattamenti siano terminati nel 2019 con lā€™apertura dellā€™inchiesta. Indagini che sono state avviate in seguito a unaĀ segnalazioneĀ inviata a piazzale Clodio dagli esperti deiĀ servizi sociali. Va precisato che lā€™imputata, non avendo mai potuto fare affidamento sul padre dei figli, ha cresciuto i tre ragazzi da sola, costretta ad adattarsi a ogni tipo di attivitĆ  lavorativa.

Ā«Parole umiliantiĀ»

Era il febbraio del 2016, quando la madre – secondo lā€™accusa – haĀ presoĀ ilĀ cellulareĀ della figlia e controllato il profilo Instagram scoprendo che ha inviato numerose foto in pose sexy a un ragazzo. Un giovane mai individuato la cui etĆ  era di 19 anni. La donna venne sopraffatta dalla rabbia. Prima rimproverĆ² la figlia dicendo che certe cose non le doveva fare, poi le mollĆ² unoĀ schiaffo, colpendola sulla bocca cosƬ forte da provocarle un graffio e qualcheĀ goccia di sangue. E la ragazzina si mise a piangere. Lā€™episodio, insieme ai richiami della madre fatti diĀ parole umiliantiĀ per il mancato aiuto nelle faccende domestiche, Giorgia lo racconterĆ  nel 2019 agli assistenti dei servizi sociali. Da qui, lā€™inchiesta e ilĀ rinvio a giudizio. Chi sia invece la persona che ha ricevuto le immagini ĆØ rimasto un mistero.

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1 comment
  1. Roba da pazzi, ragazzina stupida, allora mia (madre) sarebbe da lapidare nella pubblica piazza.
    LA giustizia in italia ĆØ inesistente i quanto chi la gestisce non ĆØ all’altezza di tale compito.

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