Tutto distrutto in 6 secondi netti: le incredibili immagini della potenza della tromba d’aria che si è scatenata la scorsa notte a Jesolo

Sei secondi di vortice sono bastati per distruggere tutto ciò che c’era in un’area di spiaggia di 80 metri. Sono ingenti i danni registrati la scorsa notte a Jesolo a causa della tromba d’aria che si è scatenata intorno alle 3.

Una tromba marina si è abbattuta sulla spiaggia di Jesolo. L’allarme è scattato nella notte del 29 agosto, intorno alle 3, nella zona Pineta, nello spazio dello Stabilimento Balneare Riviera Levante.

In pochissimi istanti il vortice ha interessato un’area di 80 metri (limitandosi comunque alla spiaggia), travolgendo tutto: centinaia di ombrelloni e sdraio sono stati scaraventati a decine di metri di distanza. Anche altre strutture all’interno dello stabilimento hanno comunque subito danneggiamenti.

Nessuna persona fortunatamente è rimasta coinvolta. Il titolare dello stabilimento, Stefano Miozzo ed i suoi collaboratori, stanno comunque già lavorando per ripristinare l’area.

Abbiamo toccato con mano i danni registrati dalla costa e quindi le attività che vi operano. Non ci voleva – commenta il sindaco di Jesolo, Christofer De Zotti, che ha effettuato un sopralluogo nelle scorse ore -. Il mare purtroppo ha investito zone che già avevano fatto i conti con il maltempo e che sono storicamente soggette a questi eventi. Garantiremo i servizi spiaggia fino alla conclusione dell’estate”.
E ha poi assicurato che “gli operatori erano già all’opera per mettere in sicurezza materiali e attrezzature in attesa del passaggio del maltempo per poi intervenire.
Questo, con il supporto dell’amministrazione, ci permetterà di garantire i servizi spiaggia fino alla conclusione dell’estate.
Incontreremo oggi la Federconsorzi per avviare la programmazione degli interventi di ripascimento del prossimo inverno”.

Il video (QUI SOTTO) è stato pubblicato su Facebobok dalla pagina di Meteo in Veneto che precisa: “Ringraziamo Nicola Carlon per aver fatto da tramite per la condivisione delle immagini e nuovamente Stefano Miozzo per il video ottenuto dalla telecamera di Ivan Bonato”.

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