Questa volta tocca alla famiglia della Appendino: svaligiato il negozio del marito in pieno centro a Torino. Da sindaco ha lasciato mani libere a clandestini e rom, adesso ha il coraggio di lamentarsi

Negozio svaligiato, il marito di Appendino: “Via Cibrario è come Caracas, basta: me ne vado”
Lo sfogo e le foto su Facebook di Marco Lavatelli: “Dopo due furti e una rapina alziamo bandiera bianca, a gennaio trasferiremo il negozio”
«Basta, alziamo bandiera bianca»: il marito dell’ex sindaca di Torino Chiara Appendino, Marco Lavatelli, annuncia che trasferirà il suo negozio (Momonittu, dedicato ai bambini) da via Cibrario a un’altra zona della città, dopo due spaccate con furto e una rapina subite in questo periodo. Lo ha fatto a inizio agosto, sia sul suo account personale sia su quello del negozio, pubblicando le foto delle vetrine spaccate durante l’ultimo furto.

«Non oso nemmeno pensare a cosa succederà durante la chiusura estiva di agosto quando il quartiere si svuoterà», dice in uno dei post. E ancora: «In via Cibrario è stata oltrepassata qualsiasi soglia di tolleranza. A malincuore ho deciso che a fine gennaio trasferiremo l’attività altrove»; poi: «Mi basterebbe che la nostra amata città tornasse ad essere una città dove è possibile tenere aperta un’attività commerciale senza che questa sia martoriata dalla criminalità».

Uno sfogo a cuore aperto che il marito dell’ex sindaca indirizza al presidente della Repubblica: «Leggo nelle locandine dell’edicola di fianco a noi “Mattarella: Torino città laboratorio”. Illustrissimo Presidente, con la massima umiltà: da semplice cittadino e imprenditore mi basterebbe che la nostra amata città tornasse a essere una città dove è possibile tenere aperta un’attività commerciale senza che questa sia martoriata dalla criminalità». In un altro post, sempre Lavatelli, aveva paragonato via Cibrario alla situazione della criminalità in Venezuela: «Benvenuti in via Cibrario, una delle peggiori vie di Caracas».

Il negozio ha subito l’ultima spaccata il 3 agosto, mentre circa un mese prima la rapina. Nonostante le denunce, fatte anche da altri commercianti di altri quartieri, gli episodi continuano. Lavatelli ha annunciato di aver già dato disdetta del contratto di affitto.

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