“Feci una cazz*ta mondiale” Nel saluto a Toto Cutugno Adriano Celentano ricorda il suo rifiuto a cantare ‘L’italiano’, con una giustificazione differente da quella che ha sempre raccontato il grande cantante che ieri ci ha lasciato

La canzone – presentata dallo stesso Cutugno – nel 1983 al festival di Sanremo, fu un enorme successo. Il “Molleggiato”: “Non sempre ma a volte la troppo scrupolositĆ  si puĆ² trasformare in una cazzata mondiale

“Ciao Toto!…ricordo che eravamo in macchina… una cinquecento credo, e tu insistevi perchĆ© io incidessi ‘L’italiano’. Una superbomba appena ultimata la notte prima che ci vedessimo”, ricorda Celentano. “‘Non ho dormito tutta la notte’ -mi dicesti – ‘pensando al successo che faremo, tu come interprete, e io come autore’, il brano era davvero Forte!!! Ma ciĆ² che piĆ¹ di tutto mi frenava era proprio la frase piu’ importante: ‘Io sono un italiano vero‘.

Una frase oltretutto insostituibile, in quanto ĆØ proprio su questa che si regge l’intera impalcatura di quella grande opera. Ā E io sentirmi pronunciare: ‘sono un italiano vero’ mi sembrava di volermi innalzare. Ā Lui non credeva alle sue orecchie:Ā ‘ma non capisci che ĆØ proprio questo il punto, io l’ho scritta pensando a te, perchĆ© tu sei davvero un italiano vero’. ‘Si lo so’ – gli dissi io – ‘perĆ² non mi va di dirlo ioā€¦’. Non sempre ma a volte la troppo scrupolositĆ  si puĆ² trasformare in una cazzata mondiale.Ā PerĆ² nonostante tu l’abbia cantata come l’avrei cantata io, oggi, se la dovessi ricantare la canterei esattamente come l’hai cantata tu! Eri e rimarrai, un grande indimenticabile! Ti voglio bene. Adriano”, conclude Celentano.

SIPARIO ITALIANO CUTUGNO

Estratto dellā€™articolo di Stefano Mannucci perĀ ā€œil Fatto quotidianoā€

Adriano non era lucido. Aveva occhi solo per Ornella. Ascoltava Toto un poā€™ distrattamente grattandosi il mento, con la solita espressione da cacadubbi. ā€œFammela ascoltare unā€™altra voltaā€. Cutugno obbedƬ. Teneva moltissimo a quella canzone, nata quasi per caso durante una tournĆ©e in Canada.

[…] Era lā€™inverno 1981, il Mundial e Paolo Rossi ancora di lĆ  da venire. Tornato a Milano, aveva fatto completare la musica al fido Cristiano Minellono.

Celentano parve emergere dalle nebbie del suo tribunale interiore. Emise la sentenza. ā€œNoā€. Toto trasalƬ. ā€œCome no?ā€. ā€œNon la canterĆ² maiā€. ā€œMa perchĆ©?ā€, lo implorĆ² lā€™altro. ā€œPerchĆ© non ho bisogno di sottolineare di essere un italiano vero, io. La gente lo saā€. Cutugno uscƬ dalla roulotte, si allontanĆ² dal set del Bisbetico domato, il flirt con la Muti stava facendo deragliare il Molleggiato. PensĆ² di appallottolare quel testo, non meritava di essere conservato nella custodia della chitarra.

Ci volle Gianni Ravera per convincere Toto a portare Lā€™italiano a Sanremo ā€™83. ā€œ[…] fregatene del suo rifiuto, la canterai tu. Vedrai che sarĆ  un successoā€. Insomma, successo.

Al Festival il brano arrivĆ² quinto, dietro la ā€œprotettaā€ di Baudo, Tiziana Rivale, Donatella Milani, Dori Ghezzi. Un podio da storcere il naso. Quarta perĆ² era la sognante, magnifica Vacanze romane dei Matia Bazar. Subito dietro ecco Lā€™italiano, premiata perĆ² da casa con il primato delle cartoline Totip, piĆ¹ di mezzo milione di voti. Un flop per la giuria, un trionfo di suffragi dai teleutenti.

Da lƬ, la conquista del mondo: sƬ, i connazionali allā€™estero, la nostalgia di casa, lā€™orgoglio patrio, lā€™inno ā€œufficiosoā€ cantabile quanto e piĆ¹ di Mameli. Versioni in mille lingue, dal finlandese al cinese. Naturalmente il russo. In tutta lā€™urss avevano visto il Festival di Sanremo, il Cremlino adottĆ² Cutugno. E non solo lui.

Dissolvenza. 2019. Un gruppo di deputati ucraini invia un documento agli Sbu, i servizi segreti ucraini, chiedendo al loro capo Vasily Gritsak di mettere al bando il cantante Toto Cutugno in quanto ā€œnemico del Paeseā€. Nel faldone non cā€™ĆØ solo lā€™andirivieni ā€œper lavoroā€ dellā€™artista con la Russia, ma anche il gesto ā€œprotervoā€ di aver invitato il Coro dellā€™armata Rossa a Sanremo 2013, dove i soldati hanno accompagnato il musicista della Lunigiana in una esecuzione da superospite de Lā€™italiano e di Nel blu dipinto di blu.

[ā€¦] Se nā€™ĆØ andato subito dopo essere diventato ottuagenario, portandosi nellā€™anima per tutta la vita lā€™incubo di veder morire soffocata, per un boccone di traverso, la sorella Anna. Lei aveva sette anni, lui due di meno.

Una carriera da cento milioni di copie lo ha, per quanto si possa, consolato per quella tragedia. [ā€¦] Ora tutta la musica italiana tributa a Cutugno lā€™omaggio che si deve al big sceso dal palco. Tra gli altri, Pippo Baudo sottolinea: ā€œMi ero accorto subito della potenza internazionale de Lā€™italiano, Sembrava scontroso, era solo malinconicoā€. Inevitabilmente, la Meloni prova a mettere il cappello sulla memoria del cantautore nazional-popolare: ā€œAddio, italiano veroā€. Ma la miglior epigrafe ce la concede ancora Al Bano: ā€œIn tanti lo denigravano, lo incenseranno dopo morto. Toto, come TotĆ²ā€.

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