Infermiera killer inglese, trova le differenze con l’Italia: condannata all’ergastolo, senza possibilità di libertà condizionale. Traduzione: dalla galera esce solo con i piedi davanti

Regno Unito, ergastolo per l’infermiera killer di bambini
Il giudice: «Premeditazione, calcolo e malizia». intanto si allarga l’inchiesta: avrebbe cercato di ucciderne trenta. I detective hanno identificato altre potenziali vittime
L’infermiera inglese Lucy Letby è stata condannata all’ergastolo, senza possibilità di libertà condizionale, per aver ucciso sette neonati e tentato di assassinarne altri sei mentre lavorava nel reparto di maternità del Countess of Chester Hospital, Inghilterra occidentale, tra il 2015 e il 2016. Lo ha stabilito la Manchester Crown Court. Nel leggere la sentenza in diretta tv il giudice James Goss ha parlato di “premeditazione, calcolo e malizia” nelle azioni compiute da Letby, che hanno avuto un “impatto immenso” su molte famiglie.
Intanto si allarga l’inchiesta su altri coinvolgimenti. La polizia ritiene che Letby, l’infermiera condannata per l’omicidio di sette neonati in Regno Unito, possa aver fatto del male a decine di altri bambini in due ospedali nel nord-ovest dell’Inghilterra. A riferirlo è il Guardian, citando una fonte a conoscenza delle indagini della polizia.
La fonte ha affermato che i detective hanno identificato circa 30 bambini che hanno subito incidenti “sospetti” presso l’ospedale Countess of Chester, dove lavorava l’infermiera killer. Letby, 33 anni, era in servizio durante ognuno di questi incidenti inspiegabili. La polizia sta anche esaminando le cartelle cliniche dei bambini nati nell’ospedale femminile di Liverpool, dove lavorava anche Letby. Questi 30 bambini, tutti sopravvissuti, si aggiungono ai 17 bambini coinvolti nel processo contro l’infermiera presso la corte della corona di Manchester. Letby è stata condannata all’ergastolo lunedì dopo essere stata riconosciuta colpevole di aver ucciso sette bambini e aver tentato di ucciderne altri sei in attacchi «persistenti, calcolati e a sangue freddo» nel 2016.
È stata dichiarata non colpevole di due capi di imputazione per tentato omicidio e la giuria non è stata in grado di decidere se avesse tentato di ucciderne altri quattro. La polizia del Cheshire ha chiesto agli esperti di esaminare le cartelle cliniche di oltre 4.000 bambini nati all’ospedale femminile di Liverpool e alla Contessa di Chester tra il 2012 e il 2015.

Chi è l’infermiera assassina

Letby è nata il 4 gennaio 1990 ed è cresciuta a Hereford, una cittadina di 54 mila abitanti sulla riva sinistra del fiume Wye non lontano dal confine con il Galles. Insieme con i genitori, John e Susan, che da ottobre assistono increduli al processo cui è sottoposta la figlia dalla tribuna pubblica. La sua è stata un’infanzia tranquilla, come tante altre, nonostante la piccola Lucy non brillasse negli studi. Ha comunque frequentato una scuola locale e un college di sesta classe, selezionando materie che riteneva l’avrebbero aiutata a raggiungere i suoi obiettivi e le sue aspirazioni. «Ho sempre desiderato lavorare con i bambini», ha detto alla giuria, aggiungendo di aver scelto le specializzazione «che avrebbero supportato al meglio quella carriera».

Letby, comunque, è stata la prima persona della sua famiglia ad andare all’università: ha studiato infermieristica per tre anni all’Università di Chester. Durante i suoi studi, ha completato numerosi stage di lavoro. La maggior parte aveva sede presso il Countess of Chester Hospital, nel reparto pediatrico o nell’unità neonatale.

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