Giorgia Meloni si rimangia anche quello che scrisse quattro anni fa con il professor Meluzzi? Stampa e Repubblica si indignano per i contenuti, noi per il fatto che la Ducetta abbia fatto una indegna giravolta

QUANDO MELONI ACCUSAVA I NIGERIANI “MAFIOSI, GIGANTI E PURE CANNIBALI”

Estratto dell’articolo di Matteo Pucciarelli per “la Repubblica”

Per un libro uscito da poco che ha scatenato un putiferio, quello del generale Roberto Vannacci, un altro di quattro anni fa riemerge dall’oblio. Anche perché uno dei due autori è la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. E perché i contenuti […] sono simili all’opera del militare destituito dal ruolo di comando. La storia è stata ritirata fuori dal giornalista Lorenzo D’Agostino, che ne ha scritto su Bloomberg BusinessWeek : in Mafia nigeriana , firmato assieme ad Alessandro Meluzzi, Meloni prometteva di illustrare tutto ciò che «il politicamente corretto non vi dirà mai».

Vi si leggevano passaggi che possono procurare imbarazzo a Palazzo Chigi. Si scriveva infatti di nostri militari «aggrediti da nigeriani, poco più che ventenni, giganti, tra i 90 e i 100 chili, certamente non denutriti e sofferenti, bensì palestrati (…) potenziali omicidi che vengono spesso scarcerati dai giudici»; si denunciava «il buonismo che ha generato questa leucemia del migrazionismo» e si riconduceva questo scenario catastrofico — i neri cattivi che traviano la società — alla mafia nigeriana, figlia di «un complesso rituale che ha radici antichissime in culture locali che praticano l’omicidio rituale o il cannibalismo e che tutti noi dovremmo conoscere meglio».

La famosa “sostituzione etnica” vagheggiata dal ministro e cognato di Meloni Francesco Lollobrigida si trova nel saggio, questo perché «il mondo islamico si esprime attraverso cinque figli per coppia al netto della poligamia, invece di un mondo italiano che ne fa uno», cosa che «non può non farci riflettere sul futuro della nostra nazione, della nostra identità e del nostro modo di vivere».

Concetti e argomentazioni non nuovi né per Meloni né per il mondo sovranista […] che però oggi, messi in bocca o stampati su pagina da parte di un alto ufficiale dell’esercito vengono definite «farneticazioni» dal ministro Guido Crosetto.

Chissà se Meloni a capo del governo oggi sarebbe d’accordo con Meloni scrittrice nel 2019 quando individuava nella stregoneria «la più grande minaccia per la vita degli africani ».

Chissà se nei prossimi incontri internazionali alla Fao […], Meloni tirerà fuori le proprie parole sugli Yoruba, 40 milioni di persone e il 30 per cento della popolazione nigeriana, accusati di cannibalismo, commercio di carne umana, la quale si può (o poteva?, vai a sapere) pure trovare nei mercati locali, con finanche prodotti freschi di quel genere. Lì, per quei riti tribali, «i cadaveri dei bianchi sono molto graditi, perché la tradizione vuole che il cervello dei bianchi sia molto più facile da domare rispetto a quello dei neri».

Parlando dei nostri money transfer […]  la coppia Meloni-Meluzzi ne descriveva così il risultato finale: «Soldi dei bianchi che vengono direttamente consegnati ai neri». Il “migrazionismo” «è finanziato oggi da qualcuno che vuole cambiare l’etnia europea per creare l’Eurafrica», un posto dove «accogliamo individui che sfogano nel nostro Paese un’inclinazione mostruosa ».

Meloni datata 2019 dava poi delle notizie, ahimé per lei mai confermate (ma forse oggi da premier ne sa qualcosa di più): «Lo strutturato mercato della droga è ormai saldamente governato dalla mafia nigeriana», che avrebbe quindi sgominato camorra, ‘ndrangheta eccetera; e addirittura «lungo l’autostrada del Sole, su cui si svolgerebbe la gestione nazionale del traffico d’organi, sarebbero stati rinvenuti resti di cadaveri smembrati». Tutta opera degli africani ovviamente. Insomma, un bel concentrato di razzismo e complottismo che ha anticipato di parecchio teorie ed elucubrazioni di Vannacci.

IL LIBRO NERO DI GIORGIA

Estratto dell’articolo di Luca Bottura per “La Stampa”

[…] Il volume si intitola “Mafia Nigeriana: origini, risultati, crimini”. È uscito il 13 marzo 2019 per i tipi di Oligo, casa editrice mantovana specializzata tra l’altro in libri da colorare. Meloni lo firma insieme ad Alessandro Meluzzi […]. A sbobinare il pensiero di Meloni e Meluzzi è Valentina Mercurio, autrice di “L’istrione Freddy Mercury” e “Storia, miti e leggende dei Castelli Romani da colorare”.

Le premesse sono grottesche, il volume è drammatico. Quando esce, siamo nel pieno della campagna retequattrista sulla mafia africana che ruba il lavoro alle mafie italiane. L’omicidio di Pamela Mastropietro, compiuto ad opera di spacciatori nigeriani e “vendicato” dal suprematista bianco Luca Traini, ha scatenato un’ondata xenofoba. Meloni-Meluzzi, chiedo scusa per il gergo accademico, inzuppano il biscotto.

Il saggio, rimosso dal catalogo Oligo ma presente nel CV ufficiale della PDC, raccoglie tutta la pubblicistica dei troll social contro i richiedenti asilo: «I nostri militari vengono aggrediti da Nigeriani, poco più che ventenni, giganti, tra i novanta e i cento chili, certamente non denutriti e sofferenti bensì palestrati, che popolano le nostre contrade, costando allo Stato più di cento euro al giorno, di cui quaranta alle cooperative e per i telefonini, ci dà un ulteriore senso di rabbia, di impotenza e di paura».

Alcune deduzioni: non esistono nigeriani di 89 o 101 chili, lo Stato spende quindi 65 euro al giorno in più di quelli previsti all’epoca perché probabilmente li mette l’attuale Presidente di tasca sua come per i romani scrocconi, Meloni e Meluzzi credono che gli aggettivi indicanti la nazionalità vogliano la maiuscola. Inoltre, tutti i nigeriani sono «potenziali omicidi» e vengono da una zona che comporta il «95 per cento dei respingimenti». Cose a caso che perlomeno fanno giustizia delle tesi sui cosiddetti migranti economici: in Nigeria c’è la guerra, ma noi non li vogliamo perché sono neri.

Per vincere il «razzismo all’incontrario» che Meloni paventa […] le forze dell’ordine vanno formate culturalmente. Devono capire chi hanno di fronte per «evitare il rischio di una sostituzione etnica» da parte di tizi poligami che «fanno cinque figli per coppia», cannibali specializzati in sacrifici umani. Gli Yoruba, ci informa Meloni, «vendono carne umana al mercato». Il che risulta curioso, visto che sono in gran parte cristiani. Inoltre torturano le vittime e poi le cuociono in un calderone: «I cadaveri dei bianchi sono molto graditi perché la tradizione vuole che il loro cervello sia più facile da domare».

Il nigeriano (anzi: il Nigeriano) è selvaggio e «il selvaggio sembra far da condensatore per tutte quelle qualità negative che sono l’appannaggio delle realtà criminali nei Paesi civili». […]

E se moldave e rumene vanno bene perché ci fanno da badanti, coi neri si corre il rischio di «cambiare l’etnia europea per creare un’Eurafrica o un’Eurasia» accogliendo gente che sconta una «inclinazione mostruosa».

C’è poi il mercato della droga che è in mano alla mafia nigeriana, e che la ‘ndragheta si attacchi, ed è alimentato dai foreign fighter […] mentre, anche se gli ambienti investigativi non confermano, sull’Autostrada del Sole si vendono – anzi: «si venderebbero» – organi umani a sessantamila euro l’uno. Che è sempre meno di un Camogli. Un testo che al confronto Forza Nuova è Pierferdinando Casini.

Ministro Crosetto: che facciamo, destituiamo pure qui? Mentre ci pensa, dobbiamo a tutti delle scuse: al ministro Lollobrigida, al Generale Vannacci, a tutti gli esponenti di FdI che ogni giorno postano o dicono idiozie razziste perché credono di essere ancora all’opposizione. Stavano solo citando un libro (e moschetto).

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  1. Per piacere lasciate in pace lo zio. Chiamatela Draghetta, Contessa, Finetta, Fornarina, Montina, Prodessa, Raketina… Ma non paragonatela alla buonanima

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