La lezione di Daniele Capezzone alla feccia starnazzante: “Vi spiego perché difendo la libertà del generale Vannacci”

Il free speech è come il garantismo: non si applica solo agli amici. E deve valere anche per il libro del militare incriminato

di Daniele Capezzone per il blog di Nicola Porro

Su Vannacci non mi convincono i due fronti in lotta:

  • quelli che lo difendono ma solo perché in realtà condividono ciò che ha scritto;
  • quelli che lo attaccano solo perché non condividono le sue tesi.

Cosa manca o cosa mi pare che manchi? La posizione liberale pro free speech. Quella di chi difende la libertà di parola di Vannacci e al tempo stesso dissente dai suoi contenuti. Anzi, quella di chi difende la sua libertà proprio perché non condivide il contenuto delle parole di Vannacci.

In altre parole, il free speech è come il garantismo: non si applica solo agli amici. Contribuisci a una società libera e aperta se difendi la possibilità di parlare anche di chi dice cose per te detestabili.

Sveliamo un segreto agli illiberali di ogni tipo: puoi difendere la libertà di speech di qualcuno e al tempo stesso puoi dire che quello speech è orribile. Ma se attacchi o difendi solo in base alla condivisione nel merito, sei in una logica di guerra per bande. Altro che libertà.

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