Mentre gli alluvionati in Emilia aspettano gli aiuti per risollevarsi, Meloni e Bonaccini giocano al rimpiattino

Meloni durissima contro Bonaccini: “Forse cerca visibilità?”

Botta e risposta tra la premier Giorgia Meloni e il presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini che l’ha accusata, insieme alla segretaria del suo partito Elly Schlein, del ritardo dei pagamenti per la ricostruzione. Entrambi l’hanno richiamata al senso di responsabilità e la cosa non è andata giù alla presidente del Consiglio che ha pensato bene, si legge sul Corriere, di scrivere al governatore, che è anche sub-commissario per la ricostruzione, per chiarire, una volta per tutte, il piano di recupero e rilancio del territorio emiliano, ma anche per togliersi qualche sassolino dalla scarpa. Nelle cinque pagine della lettera la presidente ha ricordato infatti a Bonaccini che gli è stato assegnato il ruolo di sub commissario per “operare concretamente al servizio della comunità“. Da qui Meloni ha rincarato la dose criticando l’atteggiamento del governatore: “Non ho avuto modo di leggere da parte Sua alcuna parola di sostegno alle azioni messe in campo dal governo“.

Che solo fino a questo momento (precisa) sono quantificate in 4,5 miliardi. Meloni chiarisce dunque che è necessario acquisire stime precise e dettagliate che consentano una corretta quantificazione dei danni e, quindi, dell’adeguato fabbisogno finanziario da stanziare. “Come sa”, dice rivolgendosi a Bonaccini, “queste stime non sono state ancora inviate alla struttura Commissariale da parte della Regione, la quale dovrà procedere ad acquisire le perizie asseverate da parte dei privati secondo l’iter agevolato” previsto dalla legge, “nonché delle procedure definite dalla struttura Commissariale”. Dunque per la leader di FdI, che rivendica i due decreti emanati da Roma, non sarebbe corretta l’informazione secondo la quale “non si sarebbe visto un euro”. Infine Meloni ha chiesto di poter lavorare tutti nella stessa direzione mettendo un freno alle polemiche che, dal suo punto di vista, non vogliono il bene della comunità: “Non bisogna cedere alla fretta e alla frenesia che pare rispondere al desiderio di qualcuno di avere un po’ di visibilità, alimentando polemiche inutili“.
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  1. In un cerchio gli opposti si danno la schiena, ma possono anche darsi la mano e in quel caso, voltandosi di soli 45 gradi, insieme agli altri, tutti per mano, fanno il girotondo degli infami.

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