“È morto dopo questa foto”. Choc per la morte del bimbo di 7 anni: la corsa in ospedale, poi la fine. Pensava fosse sabbia, invece era polvere di calcare

Gioca nella sabbia tossica e muore. È diventata virale la foto del bambino di 7 anni che gioca all’interno di un cumulo di terra fine. Il motivo è tragico: quello è l’ultimo scatto del bambino prima di morire. Si scoprirà infatti, ma solo dopo, che quella sabbia in realtà era tossica e respirarci vicino, sopratutto per un bambino, sarebbe stato fatale. Artur Emanuel Bitencourt, era felicissimo di poter giocare in quella polvere morbida da costruzione. Ma sia lui, sia la sua famiglia, era completamente ignara che in realtà quei respiri lo stavano pian piano uccidendo.

Qualche istante dopo la foto infatti, il ragazzino si è sentito male ed è stato urgentemente trasportato in ospedale ma a niente è servito. Il bambino morirà poco dopo per le troppe inalazioni tossiche dovute alla polvere. Si è trattato di una vera e propria intossicazione delle vie respiratorie. A rendere nota la faccenda è stato lo zio del piccolo Artur Emanuel Bitencourt. È proprio l’uomo che sui social ha scritto: “Ti ameremo per sempre”, condividendo la foto del piccolo nella sabbia tossica.

Sembra il che il ragazzino di 7 anni si sia infilato nel mucchio di polvere all’interno di un terreno di proprietà familiare. Siamo a Ipiranga, nel sud del Brasile. La tragedia è capitata il 3 agosto, ma la notizia è venuta fuori soltanto in questi giorni. Come dicevamo, quello scatto è stato l’ultimo del bambino: pochi istanti dopo aver scattato la foto, il bambino di 7 anni ha iniziato a stare male e ha respirare male.

Come riportano i media locali, i dottori hanno attribuito la sua morte all’inalazione della polvere con cui aveva appena giocato. Si tratta di calcare che contiene minuscole particelle di silice che possono causare gravi problemi respiratori se inalate e persino la morte. Come dicevamo la famiglia del piccolo Artur Emanuel Bitencourt ha postato lo scatto incriminato per condividere i pericoli della polvere di calcare.

Lo zio Romaldo Bitencourt ha quindi scritto: “Questa foto è stata l’ultima ed è stata scattata pochi minuti prima della sua tragica morte, causata dall’inalazione di calcare, mentre giocava. I ricordi che avrò di te, mio ​​caro bambino, saranno sempre i migliori. Arthur, mio ​​caro nipote, ti ameremo per sempre e un giorno ci incontreremo per ricevere quell’abbraccio che solo tu sapevi regalarci”.

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