Un piano duro, e preciso, contro l’immigrazione clandestina. Il piano è quello presentato da Giorgia Meloni all’apertura della Conferenza internazionale su migrazione e sviluppo che si tiene a Roma. Al suo fianco Antonio Tajani, ministro degli Esteri, con cui ha accolto i leader di molti stati della sponda sud del Mediterraneo, del Medio Oriente e del Golfo, oltre agli Stati Ue di primo approdo.
Dunque, il premier, parlando della Conferenza ha affermato: “È l’inizio di un percorso in cui crede fortemente che ci piace chiamare processo di Roma, che deve rafforzare il dialogo fra noi, ma anche essere aperto ad altri contributi“. Quindi ha rimarcato la necessità di iniziare un dialogo tra pari tra Europa e sud del Mediterraneo: “In questo rapporto vedo grandissime opportunità che possono essere esplorate pienamente attraverso un rapporto basato su lealtà e franchezza”, ha spiegato Meloni.
Quindi le parole di Antonio Tajani: “I grandi problemi che ci troviamo di fronte non sono soltanto quelli migratori perché dobbiamo risolvere la questione migratoria alla radice, dobbiamo confrontarci sulla grande questione del cambiamento climatico, della lotta al terrorismo, delle malattie, perché poi spesso i grandi trafficanti di essere umani sono gli stessi che trafficano in armi e in droga“, ha sottolineato il ministro degli Esteri.
Tra gli obiettivi della Conferenza, “l’impegno a perseguire i trafficanti di esseri umani, di aggiornare le legislazioni quando fossero carenti”. Quindi Meloni ha sottolineato come Italia ed Europa hanno bisogno di immigrazione, “ma non possiamo dare il segnale che verrà premiato chi entra illegalmente. Se da una parte siamo aperti a far entrare persone ma poi non ci occupiamo del destino che avranno nelle nostre nazioni non è solidarietà”, ha concluso Meloni.
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