Caso La Russa jr, la Procura è riuscita a trovare il cavillo per sequestrare il cellulare del ragazzo: levata la scheda, intestata allo studio legale del padre

LEONARDO LA RUSSA, SEQUESTRATO IL TELEFONO MA NON LA SIM. ASCOLTATA UN’AMICA DELLA RAGAZZA CHE LO ACCUSA DI STUPRO

Luigi Ferrarella e Giuseppe Guastella per www.corriere.it

La Procura di Milano ha sequestrato il telefono cellulare di Leonardo Apache La Russa […]. Non è stata, invece, sequestrata la sim dell’apparecchio.

Il decreto di sequestro è stato notificato nel tardo pomeriggio di ieri allo stesso Leonardo La Russa che poi, accompagnato dalla madre e dall’avvocato Adriano Bazzoni, si è presentato negli uffici della Squadra mobile e ha consegnato il telefono dopo averlo recuperato a casa.

Il cellulare è stato sequestrato perché […] era in «uso personale ed esclusivo» al ragazzo e, quindi, potrebbe contenere nella sua memoria elementi utili alle indagini, come foto, traffico Internet e messaggi. Tra cui la chiamata via Instagram che il ragazzo, il giorno dopo la presunta violenza, avrebbe fatto alla 22enne la quale, come lei stessa ha dichiarato, non avrebbe risposto per paura.

[…] la sim […] non è stata toccata perché è intestata allo studio legale associato tra i cui avvocati c’è anche un parlamentare, cioè il padre, Ignazio La Russa, presidente del Senato. Se dovesse essere necessario acquisire sim o tabulati telefonici, la Procura chiederà l’autorizzazione al Senato prevista dall’articolo 68 della Costituzione. […]

2. SEQUESTRATO IL TELEFONO DI LEONARDO APACHE MA NON LA SIM INTESTATA A LA RUSSA PADRE

Estratto dell’articolo di Andrea Siravo per “La Stampa”

[…] Sono serviti giorni di studio per venire a capo del nodo giuridico attorno al numero di telefono associato allo smartphone che risulta intestato allo studio legale del padre. Alla fine in procura è stato valutato troppo lungo e dispendioso l’iter della richiesta alla giunta delle autorizzazioni del Senato per avere anche la scheda.

Ieri, all’ora di pranzo, sotto lo studio a due passi da Palazzo di Giustizia, Ignazio La Russa[…]  è stato di poche parole: «Sono sereno. Della vicenda del telefono se ne occupa l’avvocato Adriano Bazzoni. Chiedete a lui. Mi va dato atto che su questa cosa non ho più detto una parola».

A rompere, invece, un silenzio che si prolungava da giorni è stato il suo staff con una lunga nota. «Non risulta più tollerabile la condotta di chi si sostituisce ai pm con pretese di indagine e richieste istruttorie». Tuttavia, per «tutelare l’onorabilità» della sua famiglia dalla «speculazione politica» – pur confermando di avere «piena fiducia nell’operato dei Magistrati della Procura di Milano» – la seconda carica dello Stato «si è vista costretta» a incaricare un altro legale, l’avvocato Vinicio Nardo […] per raccogliere «tutti gli elementi che da giorni esulano dal normale esercizio del diritto di cronaca e di critica».

Un attacco al mondo dell’informazione tacciato di aver ripetutamente pubblicato «le foto di un altro figlio del Presidente, col nome del fratello, nonché ricostruzioni artefatte a fini suggestivi della vita giovanile dei fratelli La Russa e dello stesso Leonardo (definito’ “trapper” per avere messo in rete solo nell’anno 2019, due canzoni col testo non suo, mentre è ormai al terzo anno di università)». Ma anche i talk show che hanno ospitato «esponenti privi di ogni conoscenza dei fatti ma forti delle loro convinzioni ideologiche […]». C’è poi «l’operato delle associazioni di sinistra che affiggono manifesti e preannunciano flash-mob politici e diffamatori». Un riferimento ai poster incollati la scorsa notte in giro per Milano […]

3. INCHIESTA STUPRO, PRESO IL TELEFONO DI LA RUSSA JR: CACCIA ALLE PROVE

Estratto dell’articolo di Davide Milosa e Valeria Pacelli per “il Fatto quotidiano”

[…] Ieri, prima che Il Fatto desse la notizia […], fonti della Procura confermavano di volere arrivare in modo rapido alla chiusura del cerchio. Non rispetto all’indagine, ma alla possibilità di sequestrare il telefono. Ipotizzando anche una richiesta alla Giunta per l’autorizzazione a procedere del Senato, come stabilito dalla carta costituzionale. Ora il sequestro c’è stato.

[…] Secondo alcuni giuristi l’articolo 68 della Costituzione non poteva essere applicato al caso specifico, per un motivo: la consapevolezza che quel telefonino […] era in un uso al figlio e non al politico. E dunque il sequestro sarebbe possibile. Anche perchè altrimenti si potrebbe pensare che se un parlamentare decidesse di acquistare dieci schede sim e distribuirle a suo piacere ci si ritroverebbe di fronte a un’immunità diffusa.

[…] Detto questo, i punti sul caso, anche dopo il sequestro sono vari. […] A partire, ad esempio, dalla scorta del presidente, presente nella notte tra il 18 e il 19 maggio davanti alla sua casa, dove vive Leonardo Apache. In quella serata in un club di via Merlo a Milano va in scena una serata. La presunta vittima […] incontra il figlio del presidente del Senato. Così dice nella querela, confermata anche davanti ai pm e alla Squadra mobile.

Qui, spiega, lui le offre un drink. Dopodiché nulla ricorda. Se non, per quello che le direbbe il ragazzo, di essere rientrata alle 6 del 19 in casa La Russa. Si legge nella denuncia nella parte in cui la ragazza riferisce le parole del ragazzo: “Siamo venuti qui dopo la discoteca, con la mia macchina, mi confermò che sia lui e sia il suo amico avevano avuto un rapporto con me a mia insaputa”.

Per questo, allo stato, sarebbe molto utile interrogare la scorta del presidente. E per due motivi: il primo, capire se la ragazza fosse realmente in stato confusionale […], il secondo per capire se realmente La Russa jr in auto con lei e un amico è rientrato alle 6 […]. L’amico resta poi forse la pistola fumante. Proprio lui, tale Nico – che secondo la querela avrebbe abusato della 22enne – al momento non risulta ancora identificato. Un dato rilevante perché se lo fosse potrebbe essere indagato, anche a sua tutela, modificando il reato in violenza di gruppo.

Scavalca la censura di regime dei social. Seguici via Telegram, basta un clic qui >https://t.me/capranews

Total
0
Shares
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Previous Article

La strage degli atleti non conosce sosta: oggi piange la Calabria. Morto all'improvviso a 35 anni noto calciatore dilettante

Next Article

“Cari Speranza e Conte chi dovrebbe essere arrabbiato sono i cittadini" Francesco Borgonovo, il sacrosanto siluro ai due delinquenti dopo la buffonata in aula all'approvazione della commissione covid

Related Posts