Incontro al Quirinale tra il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e quello del Consiglio, Giorgia Meloni, al termine della riunione delĀ Consiglio supremo di Difesa. Al centro del colloquio, definito da fonti del Quirinale ācordiale e costruttivoā, oltre alle principali questioni di Governo, in particolare le polemiche degli ultimi giorni sul tema giustizia, dopo le prese di posizione di Palazzo Chigi e della premier da un lato e le affermazioni degli organi direttivi dellāAnm dallāaltro.
Ferma condanna allāaggressione della Russia allāUcraina
Nel corso della riunione al Quirinale del Consiglio supremo di difesa, il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha illustrato gli esiti del vertice Nato di Vilnius. āIl Consiglio -riferisce il comunicato finale- ha, successivamente,Ā esaminato la situazione della guerra in UcrainaĀ e ha ribadito la ferma condanna dellāaggressione operata dalla Federazione Russa e il sostegno allāUcraina nella sua difesa contro lāinvasore. Il rispetto della libertĆ , della sovranitĆ democratica, dellāintegritĆ territoriale e dellāindipendenza degli Stati sono valori fondanti dellāUnione europea e condizioni essenziali per lāordine internazionale e la convivenza pacifica dei popoliā.
Massima attenzione alle iniziative di dialogo
āIl Consiglio ĆØ stato parimenti concorde sullāimportanza di richiedereĀ la massima attenzione verso le iniziative tendenti a individuare sentieri di dialogo tra le partiĀ che permettano di giungere a una pace giusta e duratura, in conformitĆ al diritto internazionaleā.
Il problema dei migranti e lāattenzione della Ue
Nel comunicato finale emesso al termine della riunione, inoltre, si sottolinea che āla rotta del Mediterraneo centrale, caratterizzata da flussi migratori che originano prevalentemente dalle coste libiche e tunisine, si conferma -con un picco nei primi mesi del 2023- la principale direttrice di trasferimento via mare di migranti irregolari in Italia. In questo quadro, sono state sottolineate le ragioni che inducono lāItalia ad assumere una forte iniziativa per richiamare lāattenzione piena dellāUnione europea e della Nato sullāAfrica. Senza il consolidamento politico, sociale ed economico di quel continente non ĆØ infatti possibile garantire la sicurezza dei Paesi membri dellāUnione europea, che a loro volta sono parte fondamentale dellāAlleanza atlanticaā.
Esame delle missioni delle nostre Forze Armate
āIl Consiglio -sottolinea ancora la nota- ha passato in rassegna la situazione delle altre aree di crisiā oltre quella ucraina, āsoprattutto di quelle in cui lāItalia ĆØ presente con le sue Forze armate nellāambito di missioni fuori confine. Sono stati affrontati i rapidi mutamenti dello scenario internazionale e la conseguente evoluzione dei rapporti politici e strategici tra i Paesi e le Organizzazioni internazionali. Il Consiglio ha posto speciale attenzione al Mediterraneo allargato, in considerazione della sua rilevanza strategica, e soprattutto alle situazioni dāincertezza che in grado differente interessano diverse regioniā.
Verso la riorganizzazione del ministero della Difesa
āIl ministro della Difesa -prosegue la nota- ha illustrato i principi che guideranno la futura riorganizzazione della struttura del dicastero e lāesigenza di assicurare allo Strumento militare, anche con finanziamenti adeguati, in linea con i requisiti definiti dallāAlleanza atlantica, in unāottica interforze e attenta al personale militare e civile, la capacitĆ di operare su tutti i domini, compresi i nuovi ambiti, quali lo spazio esterno, quello cognitivo e quello subacqueoā.
Presenti alla riunione il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni; i ministri degli Esteri, Antonio Tajani; della Difesa, Guido Crosetto; dellāEconomia, Giancarlo Giorgetti; delle Imprese, Adolfo Urso; il capo di stato maggiore della Difesa, Giuseppe Cavo Dragone; il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano; il segretario generale della Presidenza della Repubblica, Ugo Zampetti; il consigliere del Presidente della Repubblica per gli Affari del Consiglio supremo di difesa, Francesco Saverio Garofani.
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