tratto da Euronews
Il vice sindaco di Stoccolma evidenzia in modo originale gli appelli contro il veto inerente le manifestazioni letterarie delle drag queen
Con una parrucca bionda e voluminosa, un denso rossetto rosso ciliegia, tacchi alti e un vestito tipicamente estivo, il vice sindaco di Stoccolma,Ā Jan Jƶnsson,Ā non assomiglia per niente all’immagine che troneggia sul suo manifesto elettorale (un uomo di mezza etĆ con gli occhiali che indossa un blazer elegante).
Il 45enne politico del Partito liberale ĆØ stato invitato a travestirsi da drag queen per mostrare il suo sostegno agli eventi di lettura nelle biblioteche pubbliche della capitale svedese, organizzati da artiste drag, che nelle ultime settimane sono state prese di mira da politici svedesi di estrema Destra.
“Quello che ho scoperto ĆØ che fa davvero male essere una drag queen, perchĆ© devi indossare un corsetto, solo per truccarmi ci sono volute due ore: non potevo mangiare, bere o andare in bagno per sei ore”, dice ad Euronews.
Jƶnsson ha ricevuto un aiuto “professionale” da Admira Thunderpussy, vincitrice della prima stagione del realityĀ Drag Race Sverige, trasmesso in tv questa primavera.
Ma dietro il divertimento del servizio video-fotografico, c’era un messaggio molto piĆ¹ serio: “Abbiamo assistito a un peggioramento della situazione per le persone Lgbtq+ in generale, contro le persone transessuali in particolare”, spiega Jƶnsson.
Le biblioteche pubbliche di Stoccolma hanno iniziato a ospitare le drag story nel 2017: Jƶnsson afferma che a quel tempo non c’era “alcun dibattito” al riguardo.
La situazione ĆØ cambiata lo scorso autunno: “Sono molto preoccupato – aggiunge – dal fatto che questi tipi di movimenti provengano dagli Stati Uniti” (dove diversi Stati hanno recentemente approvato leggi che vietano gli eventi drag per i bambini).
“Le questioni Lgbtq+, in particolare la questione trans, sollevano tensioni ideologiche per i Democratici svedesi”, ha affermatoĀ Pontus Odmalm, che tiene lezioni di Politica all’UniversitĆ di Edimburgo.
Alcuni di essi hanno sostenuto a parole la causa dell’uguaglianza, ma solo per evidenziare intolleranza nei confronti dei gruppi di immigrati musulmani.
Un recente dibattito televisivo ha visto il leader dei Democratici svedesi, Jimmie Ć kesson, sferrare unĀ attacco contro le drag queen.
Ha detto che era “assolutamente folle” che una drag performer (Miss Shameless Winehore) fosse pagata per leggere storie ai bambini in una biblioteca.
I Democratici svedesi sono uno dei quattro partiti che gestiscono il Paese e hanno voce in ogni importante atto legislativo e politico.
Uno degli altri partiti nella coalizione di governo ĆØ rappresentato dai Liberali di Jan Jƶnsson, sebbene questi provenga da un’ala che evita la cooperazione con l’estrema Destra.
Qual ĆØ stata la reazione alla protesta di Jƶnsson?
“Ho ricevuto molto sostegno – dice ad Euronews – sento che molte persone in Svezia attendono la possibilitĆ di esprimere il proprio sostegno alla libertĆ di espressione”.
C’ĆØ anche il rovescio della medaglia, perĆ², causa commenti di persone che Jƶnsson descrive come “gruppi di odio” che postano sui social.
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Questa gente ammalata dovrebbe essere curata senza che i loro deliri finiscano sempre sulle prime pagine.