Bambino ucciso a Casal Palocco, aumentate le visualizzazioni dei video idioti del canale gestito dai quattro bimbominkia. Stanno continuando a fare affari d’oro

Estratto dell’articolo di Pietro Forti per “la Repubblica – edizione Roma”

L’incidente in cui ha perso la vita il piccolo Manuel non frena la crescita social dei TheBorderline, il gruppo di youtuber che si lanciava nelle sfide più assurde per qualche visualizzazione in più. Anzi, i nomi e le facce dei suoi membri hanno preso a girare talmente tanto su siti, quotidiani e telegiornali che i loro numeri social non hanno fatto che crescere. Fino a raddoppiare su Instagram.

Matteo Di Pietro, il ragazzo alla guida del suv indagato per omicidio stradale, ha reso privato il suo profilo, rimosso tutti i post e la foto profilo. Ogni nuovo follower adesso deve passare la sua approvazione. Misure che, però, non hanno impedito a “Dp” (questo il nome d’arte del ragazzo) di guadagnare comunque la bellezza di 15 mila seguaci in soli tre giorni. Il giorno prima dell’incidente era seguito da quasi 30mila persone, ora il conto si è fermato a pocomeno di 45mila.

Il 21enne, “founder & Cei” dei The-Borderline, però, puntava tutto sulla monetizzazionie delle visualizzazioni su YouTube. Se su TikTok e Instagram i follower del gruppo non arrivavano ai 100mila, i numeri sulla piattaforma video di Google erano da capogiro: 600 mila iscritti raggiunti proprio il giorno dell’incidente, oltre 150 milioni di views.

I numeri di YouTube, tuttavia, hanno risentito dell’incidente. Non certo a causa della mancanza di attenzione. Il calo dipende infatti dalla rimozione di alcuni video dal canale: i TheBorderline hanno perso la bellezza di 5 milioni di views. Non è chiaro chi abbia rimosso i contenuti, se loro stessi o la piattaforma. Intanto sui social centinaia di utenti chiedono di chiudere una volta per tutte il canale.

Chi non sembra essere preoccupato dalle conseguenze dell’incidente sui numeri dei propri canali social è invece Vito Loiacono, il compagno di sfide di Di Pietro su YouTube e tiktoker di successo. È proprio sul social network nato in Cina che Loiacono (nickname “Er Motosega”) è cresciuto di più: negli ultimi giorni ha guadagnato più di 50mila follower. […]

Anche su Instagram Loiacono è passato all’incasso. È l’unico membro di spicco dei TheBorderline a non aver serrato il profilo e i suoi seguaci sono raddoppiati: martedì 13 giugno erano 19mila, giovedì 16 arrivavano quasi a 38mila. Una crescita del +100%.

Quel che è meno noto è che Loiacono ha due canali YouTube suoi, dove il resto dei TheBorderline a malapena sono coinvolti. […] In totale, si parla di ulteriori 300mila iscritti e 120 milioni di visualizzazioni.

Nel 2022, il team di youtuber ha persino fatto il loro primo ingresso in Rai. Tra giugno e luglio dello scorso, infatti, Loiacono ha preso parte al programma Imperfetti Sconosciuti, un “talk show generazionale” di scontro tra adulti e adolescenti, in seconda serata su Rai3 e condotto da Cesare Bocci e dalla figlia Mia.

La popolarità e i numeri del gruppo hanno un risvolto finanziario non trascurabile. Ogni giorno la The-Borderline srl aperta da Di Pietro e da Leonardo Golinelli (socio al 50%, non era in macchina al momento dell’incidente) poteva incassare fino a 3 mila euro solo grazie alle visualizzazioni.

Sui video caricati dalla comitiva di youtuber dell’Infernetto era anche possibile donare con il thank you button e non è raro che i giovani fan lascino anche decine di euro. Un tempo c’erano anche gli sponsor, come la Sony, che si faceva pubblicità con i loro video «da pazzi».

Dopo l’incidente i post della collaborazione sono stati cancellati dal colosso dell’elettronica. Quello dei TheBorderline, però, rimane un piccolo impero da quasi 200mila euro di ricavi annui. Di qui le spese pazze, tra premi in denaro e per il noleggio di barche, elicotteri e carrarmati. E, ovviamente, di macchine lussuose.

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  1. Intanto chiudere tutti i loro account. Tutto quanto guadagnato deve andare nel fondo per le vittime della strada. Chi guidava in galera a vita, gli altri 10 anni ai servizi sociali. Ma prima… Una bella settimana in vacanza in caserma a Verona. Purtroppo solo sogni. Ci penserà il datore di lavoro dell’omicidia, a garantire per tutta la famiglia e pagare fior di avvocati.

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