Il 25 aprile è alle porte e molti influencer, accantonato il tema dell’orsa, che ormai non capitalizza più molti click, si buttano sull’antifascismo da tastiera: l’esemplare più rappresentativo è Selvaggia Lucarelli che ieri ha pure “bannato” Osho, colpevole di non avere apprezzato la vignetta del Fatto contro Arianna Meloni.
La Lucarelli, che scrive sul Fatto quotidiano, sta conducendo la sua crociata in difesa della vignetta del giornale che le paga lo stipendio. E questo la dice tutta sulla genuinità della difesa d’ufficio.
Lucarelli blocca Osho, che la ridicolizza
La fiera antifascista Lucarelli ieri ha twittato elogi alla vignetta di Natangelo. Anzi, ha scritto: «Continuate a esprimere solidarietà ai fascisti per ogni cazzata, poi però mi raccomando, non vi stupite se con questa astuta strategia di bilanciamento lagna/manganello governeranno per i prossimi 20 anni. Fessi»
Oggi ha rincarato la dose, vomitando veleno contro Federico Palmaroli, in arte Osho. Ecco cosa ha scritto contro l’autore satirico. «Osho, l’amico di Giorgia Meloni, scende in campo per difenderla dalla satira cattiva che morde troppo, coinvolgendo i familiari. Osho, quello che quando mio figlio ai tempi minorenne fu insultato da migliaia di bestie per un “omofobo” a Salvini, riteneva legittimo bullizzare mio figlio quindicenne in virtù di mie vecchie battute. E lo scriveva pure».
La replica di Osho: “La palettara e i suoi adepti contro di me perché ho espresso un’opinione”
La risposta di Osho non si è fatta attendere: «Mi dicono che la palettara e i suoi adepti mi si sono scatenati contro per aver semplicemente espresso un’opinione (peraltro richiesta). Non leggo perché la palettara mi ha bloccato. Ma va bene così, questa è la sua vita, il suo lavoro, il suo mondo».
Il riferimento è alla sua funzione di giudice di Ballando con le stelle, nel quale offre il meglio delle sue qualità professionali. E a proposito della sua doppia morale, quando si tratta di battute sessiste e razziste sulle donne, più di un utente le ha fatto notare che la sua soglia di tolleranza è molto bassa. Insomma, la stessa Lucarelli che è così delicata sulla questione femminile e che ha particolare sensibilità su umorismo e volgarità, ora è pronta a partecipare anche alla gara di rutti pur di difendere l’indifendibile. Insomma, come ha notato un’utente su Twitter: “Alla Lucarelli va bene tutto, tranne le barzellette di Iva Zanicchi”.
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