E anche Debora Serracchiani, che ha parlato in quanto ex presidente del Friuli Venezia Giulia, ha usato incredibilmente la stessa metafora atmosferica della Schlein: “Siamo di fronte a un traino nazionale, la campagna elettorale è stata trainata dal vento favorevole per la destra, noi abbiamo giocato in una posizione più difficile”. Insomma per la Serracchiani la sconfitta è colpa del “vento che soffia a favore del centrodestra“. Mai una autocritica. Infatti la stessa ha aggiunto: “Non siamo arrivati per caso a una coalizione di questo tipo”, con Pd e M5s assieme a tante liste civiche, “candidando Moretuzzo”. Eppure, stando a quanto riportato dal Corriere della Sera, pare che dalle parti dei dem ci sia delusione e che la frase che gira di più sia una sola: “Paghiamo il fatto che il nostro candidato Moretuzzo non era molto conosciuto”. Già, non lo sapevano prima? Ma per Debora Serracchiani è colpa del “vento”. Vento ostile, perché di destra.
Serracchiani da ridere: se il Pd perde invoca il “vento di destra”
Poi, non rendendosi conto che la campagna elettorale è finita e che ha fallito il primo test con l’alleanza dem-5s, la Serracchiani si avventura in un attacco forzato: “Se entriamo nel merito, la nostra regione ha bisogno di fare quegli investimenti che nonostante i tanti soldi di questi anni non sono stati fatti. Ora, se non vengono spesi i fondi del Pnrr è un problema per tutti. Il programma ci ha tenuto insieme e e quel programma ci deve tenere insieme anche nel lavoro di opposizione”. Che vuol dire, che andranno avanti insieme usque ad finem? Dopo le sconfitte nel Lazio e in Lombardia, tali parole sembrano la solita supercazzola stile Pd…”. La butta sul Pnrr, ma il web la punisce con commenti al vetriolo: “Ora vuoi fare la maestrina, tu che non hai neanche avuto il coraggio di ricandidarti in Friuli…”. Ancora: “Lei è al corrente che tutti i paesi europei sono indietro più di noi e alcuni hanno già rinegoziato? Con queste affermazioni confermate di non avere idee, ma siete solo capaci di andare contro”. E poi: “L’Italia può fare a meno di pidioti trombati che raccontano la solita storiella (dimissioni e fascismo)”. Può bastare.
Scavalca la censura di regime dei social. Seguici via Telegram, basta un clic qui >https://t.me/capranews