Novak Djokovic, è arrivata la sua vittoria piu’ bella: accolto con tutti gli onori in Australia dopo il trattamento infame subito 12 mesi fa

Alla fine ha vinto anche questa partita. Perché i campioni veri non stracciano gli avversari solo sul campo, ma anche fuori. E l’avversario che c’era fuori era decisamente più forte di tutti quelli che ha incontrato sul rettangolo di gioco. Più di Federer, più di Nadal. L’avversario in questione era un intero Sistema che – sull’onda della paura e dei farmadollari – ha condizionato il mondo, imposto obblighi, sospeso democrazie, limitato libertà. E quando si parla di libertà personali è giusto investire tutto se stessi per combattere, e vincere. Djokovic ce l’ha fatta. Etichettato come reazionario, sovversivo, irresponsabile e criminale per aver deciso di non sottoporsi al vaccino, un anno fa (era il giorno dell’Epifania del 2021) volò fino a Melbourne per prendere parte all’Australian Open, il primo torneo slam dell’anno. Ciò che successe dopo è noto: una decina di giorni rinchiuso tra il centro per l’immigrazione e un albergo, fino all’espulsione dal Paese in seguito alla decisione del ministro dell’immigrazione dell’epoca che valutò la sua permanenza nel paese da non vaccinato un rischio per l’ordine pubblico. A distanza di 12 mesi, però, le cose sono cambiate, perché Djokovic ha vinto la sua partita. Perché alla lunga ha avuto ragione lui. Perché ora è chiaro a sempre più persone lo schifo che c’era dietro quelle imposizioni. E quindi ora il tennista è il “benvenuto” nella terra dei canguri.

Come riporta il Corriere, il campione di tennis serbo, “dopo aver confermato lo scorso novembre la partecipazione all’Open di Melbourne, è arrivato ad Adelaide (a meno di un’ora e mezza di volo dalla città che ospita il torneo Slam) dove comincerà la preparazione in vista degli Open. Dal giorno di Capodanno all’8 gennaio sarà impegnato nell’Atp 250 di Adelaide, torneo minore solo nel nome, vista l’attesa partecipazione di tanti big (tra cui Medvedev, Auger-Aliassime, Rublev, Rune e i nostri Sinner e Sonego). Decaduto il divieto di entrare in Australia, dunque, Djokovic sarà di nuovo “il giocatore da battere” dell’Open che prenderà il via il 15 gennaio.

Come ha affermato il direttore del torneo Craig Tiley: “Gli diamo il benvenuto in Australia”, dove Djoker è sbarcato, come ha confermato la stessa federazione aussie. L’anno scorso, però, gli era stato vietato di giocare, dopo essere stato espulso dal Paese. Non vaccinato contro il Covid, dopo una durissima battaglia legale era stato poi rispedito a casa. L’obbligo di vaccino ora è stato revocato nel Paese e Djokovic ha ottenuto il visto. “In passato, ho sempre avuto la possibilità di iniziare i miei anni in Australia molto bene e mi piace giocare qui – ha detto nei giorni scorsi Djokovic -. Dopo quello che è successo l’anno scorso, spero di essere accolto adeguatamente e che questo mi aiuti”.

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