“A Meloni consiglio l’olio di ricino” Navi pirata, il fancazzista Casarini pronto a salpare per andare a raccogliere altri schiavi al largo della Libia

Luca Casarini è pronto a tornare in mare con la Mare Jonio per fare la spola tra con i migranti da portare in Sicilia: ecco chi c’è dietro Mediterranea Saving Humans.

Terminato il caos delle 4 navi Ong straniere dei migranti, sta per riprendere l’acqua la nave Mare Jonio, italianissima imbarcazione dei centri sociali, che al momento si trova ormeggiata al porto di Trapani. Naviga sotto le insegne di Mediterranea Saving Humans e il suo armatore è Giuseppe Caccia, ex assessore del Comune di Venezia. Il capomissione è Luca Casarini, ben noto negli ambienti della dissidenza di sinistra, che da giorni ha ripreso a provocare il governo attraverso i social.

Chi è Luca Casarini, capomissione di Mediterranea Saving Humans

Lui, che negli anni scorsi finì sotto inchiesta per favoreggiamento dell’immigrazione per alcune intercettazioni. Tutto finì con un nulla di fatto a livello giuridico ma le intercettazioni e il loro contenuto restano. Solo poche ore fa, dal suo profilo social, Luca Casarini ha mandato un messaggio chiaro al governo: “Cominciate a ingoiarvi gli ‘sbarchi selettivi’ e il ‘carico residuale’ invece di sparare mischiate. Consiglio olio di ricino per agevolare“. E questo è solo uno dei tweet di Luca Casarini, giusto per dare un’idea dei toni utilizzati da questo personaggio. Nel 2019 era in aperta sfida con il governo Conte 1 e con Matteo Salvini, faceva la spola tra la Sicilia e le acque antistanti le acque libiche per portare in Italia quante più persone possibili ed è pronto a ricominciare. Le ultime missioni le ha svolte questa estate: nel 2022 sono stati 300 i migranti portati in Sicilia.

Chi c’è dietro Mediterranea Saving Humans

Ci sono molti nomi noti tra i garanti e i finanziatori di Mediterranea Saving Humans tra cui, per esempio, Nicola Fratoianni e Nichi Vendola, che nel suo sito chiede la donazione del 5 per mille. Ma Mediterranea è diventata anche un’associazione alla quale è possibile unirsi con una quota annuale di 10 euro. Inoltre, sempre nel sito, si legge: “Mediterranea Saving Humans propone ai docenti e agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado l’iscrizione alla nostra associazione. L’iscrizione a Mediterranea significa sostenere attivamente le nostre missioni in mare e ricevere degli strumenti utili per decodificare informazioni, formare opinioni, comunicarle e confrontarsi sul tema complesso delle migrazioni, dei confini, del viaggio“. Uno strumento di propaganda immigrazionista che entra a gamba tesa nelle scuole con materiali e report orientati a verso un’unica direzione.

Il contributo di Ghali a Mediterranea Saving Humans

Questa estate, inoltre, il rapper Ghali ha effettuato una generosa donazione regalando a Mediterranea Saving Humans una barca di salvataggio ma ha anche lanciato una raccolta fondi per rinnovare le dotazioni della nave madre Mare Jonio. Una raccolta evidentemente di poco appeal, nonostante Ghali abbia speso il suo nome e la sua faccia, se in 4 mesi non è stato ancora raggiunto il target, ossia 60mila euro e la raccolta risulta essere ferma all’82%. E se ancora ci sono dubbi su quale sia il fondamento ideologico di questa Ong, basta guardare i tweet, dove compaiono le emoticon con il pugno chiuso.

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