Presidente Laura Boldrini, candidata per il Pd nel collegio plurinominale Toscana sud, che clima sta trovando? Cosa le chiedono i toscani per strada, nei mercati, ai gazebo?
“Sto incontrando molte persone: nelle iniziative organizzate dal Pd ma anche nei mercati, nelle sedi delle associazioni del terzo settore, delle donne, della comunità Lgbtq e il clima è quello di un forte disagio sociale, una grande preoccupazione per il futuro. È un Paese che si trova a fronteggiare l’innalzamento dei costi dell’energia e i rincari delle bollette. Alla politica le persone chiedono risposte concrete e responsabilità”.

Lei si sente una catapultata?
“Assolutamente no. In tutti i territori che ho visitato sono stata accolta benissimo e mi è stato chiesto, se eletta, di rappresentare in Parlamento le esigenze e le aspirazioni di questa bella regione. Io, come altri, sono una figura nazionale che si è messa a disposizione del Pd. Ho saputo della mia candidatura in Toscana la notte stessa in cui la direzione lo ha deciso e sono stata felice”.

Che proposte sta facendo?
“Intanto affrontare e risolvere le crisi aziendali ancora aperte e completare le bonifiche necessarie nelle aree dove ci sono industrie dismesse, come Piombino. Dare piena attuazione anche in questo territorio ai progetti del Pnrr. Meloni propone di ridiscutere il Pnrr ma il vero problema è che sia attuato rapidamente e senza rischiare di perdere un euro. Incontrando tante associazioni del terzo settore mi sento di dire che anche per loro, come per Rsa e centri antiviolenza, c’è bisogno di un aiuto del governo contro il caro bollette”.

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Conte si rivolge all’elettorato dei delusi del Pd. E’ il Movimento 5 Stelle oggi la sinistra o il Pd riesce ancora a parlare a quel popolo?
“Veramente attendiamo ancora da Conte un’autocritica per aver propagandato con tanta convinzione i decreti Salvini contro i migranti, il soccorso in mare e le ong”.

Teme che con la destra al governo si facciano passi indietro su diritti aborto e unioni civili?
“Non solo lo temo ma sono sicura che questa destra retrograda e oscurantista, una volta al governo, vada ancora più decisamente all’attacco dei diritti che sono stati conquistati in questi anni. Quello che fanno nelle regioni da loro governate per ostacolare l’utilizzo della pillola Ru486 nei consultori è la prova di cosa può accadere in tutto il territorio nazionale se andassero al governo. E questo cancellerebbe il diritto delle donne all’autodeterminazione.”.

Esiste ancora la Toscana rossa? La gente che incontra vuole cose di sinistra o chiede più sicurezza, meno immigrazione, meno Europa?
“Le persone chiedono più giustizia sociale, salari più alti e lavoro stabile. Ho incontrato imprenditori del settore turistico che chiedono più immigrati regolari, non meno. E nessuno ha chiesto meno Europa, perché tutti hanno potuto vedere anche durante la pandemia quanto è stato importante per noi far parte dell’Ue. La sicurezza invece non è né di destra né di sinistra. È un diritto e tutte le forze politiche se ne devono occupare”.

Sì al rigassificatore di Piombino?
“Capisco i disagi della popolazione di Piombino, che già ha incontrato tanti problemi conseguenti alla crisi dell’acciaio. La collocazione del rigassificatore può essere accolta per un periodo breve, a condizione che nella conferenza dei servizi del 19 e nelle varie analisi in corso siano esclusi pericoli per salute e ambiente. In più c’è l’esigenza di compensazioni per il territorio. Penso che ora dei rigassificatori ci sia bisogno, ma l’obiettivo è l’auto sufficienza energetica. La Toscana, incrementando le rinnovabili, può essere un modello”.

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