Gigino Di Maio in preda alla disperazione! Tira fuori il pericolo delle infiltrazioni russe dopo le elezioni: tranquillo, gli italiani sono gia’ con Putin senza bisogno dei consigli di Mosca

Di Maio: “Ombre russe anche sulle elezioni. Salvini ci porta in braccio a Putin”

Il ministro degli Esteri in un’intervista con Repubblica: “La vittoria della destra ci porterebbe all’isolamento e metterebbe a rischio la libertà del Paese”

Ministro Di Maio, quanto è grave e diffuso il fenomeno dello spionaggio russo in Italia?

“Voglio ricordare che abbiamo recentemente espulso 20 funzionari russi con passaporto diplomatico. Il nuovo caso che avete portato alla luce con un lavoro giornalistico importante è la conferma delle ombre che gravitano sul nostro Paese e toccano istituzioni, partiti, dirigenti politici. Anche la campagna elettorale è inquinata”.

Mosca vuole orientare il voto del 25 settembre?

“I tentativi di interferenza russa sono evidenti. Il problema vero è che ci sottovalutiamo, non consideriamo quanto l’Italia sia importante per la tenuta della Ue, della Nato e del mondo libero. Abbiamo l’ex presidente Medvedev che dà indicazioni di voto, Razov che si complimentava con il partito di Conte sull’Ucraina e Salvini pagato in rubli per andare a Mosca. Perciò serve istituire una commissione parlamentare d’inchiesta che faccia luce sulle ingerenze”.

Salvini è un uomo di Putin?

“Io non so se sia in malafede, so che quando propone di togliere le sanzioni alla Russia ci sta già portando fuori dalla comunità internazionale. La sua reazione alla scoperta della spia russa è simile a quella dell’ambasciata in Italia, che ha dileggiato l’inchiesta giornalistica. La Lega ha un patto con Russia unita e, se la destra dovesse andare al governo, ci porterà in braccio a Putin, così come Meloni in braccio a Orbàn. Il rischio per il Paese è lo sganciamento dalle alleanze storiche, l’isolamento e la perdita di libertà, non solo a livello economico”.

Meloni dice che è lei la garante della collocazione internazionale dell’Italia.

“Già il fatto che Meloni debba passare la campagna elettorale a rassicurare il mondo che non sfascerà il Paese dà la misura della sua credibilità. Meloni, comunque, non può garantire nulla perché sarà commissariata da Salvini e Berlusconi. È con i loro voti che andrà, nel caso, a Palazzo Chigi e a loro dovrà rendere conto. Quei due hanno già fatto proposte per 100 miliardi di spesa. Vogliono arrivare al default che già ci fecero sfiorare nel 2011?”.

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Meloni ha detto anche: “Di Maio è un ministro indegno che scredita l’Italia”.

“Non voglio scendere al suo livello. Mi limito a una operazione di verità, proprio perché sono ministro degli Esteri conosco i rischi cui andiamo incontro. I partiti polacchi e ungheresi che sono il riferimento europeo di Meloni ci hanno sempre messo il bastone tra le ruote e sono fuori dal Recovery Fund perché si sono rifiutati di adeguarsi su leggi e diritti. È quello che succederà anche a noi dato che Meloni dice di voler rinegoziare il Pnrr con la Ue. La reazione di Bruxelles sarà: la solita Italia che non rispetta gli impegni. Rinegoziare è sinonimo di perdere, sia i soldi che la credibilità ai tavoli internazionali. Meloni guida la coalizione che ha fatto cadere Draghi, con quale faccia questi signori possono presentarsi in Europa e dire “tranquilli, ci pensiamo noi”?”.

Può durare un governo Meloni?

“Un anno, poi Salvini lo farà cadere, conosco la specialità della casa”.

Lei era ministro degli Esteri anche quando, con il pretesto degli aiuti per l’emergenza Covid, il governo Conte due fece entrare in Italia una delegazione russa zeppa di ufficiali dell’intelligence di Mosca. Fu un errore?

“Abbiamo capito quanto quella missione fosse strumentale quando il governo russo, dopo la nostra condanna dell’invasione dell’Ucraina, ha rinfacciato all’Italia ingratitudine per gli aiuti su Covid”.

Nel M5S di cui lei era leader la componente filorussa è sempre stata molto forte.

“Nel M5S c’è stato un percorso di maturazione. Personalmente già nel 2015 dissi al Financial Times che non si doveva uscire dalla Nato e nel 2017 che l’euro era irreversibile. Con il Pnrr anche il M5S ha capito il valore e il ruolo che può avere l’Europa nel momento del bisogno. Il mio dissenso sulla lettura della vicenda ucraina che ha dato il partito di Conte l’ho dichiarato apertamente e ne ho tratto le conseguenze”.

I sondaggi dicono che sarà difficile evitare la vittoria della destra.

“Non mi interessano i sondaggi, passerò questo mese a cercare di spiegare agli elettori a quali conseguenze può portare un governo Meloni-Salvini-Berlusconi . Vista la gravità del rischio, lo considero un dovere per chi ha giurato fedeltà alla Costituzione. L’unico modo di evitare il disastro è votare la coalizione progressista, anche perché il meccanismo della legge elettorale è questo: i collegi uninominali possono vincerli solo le due coalizioni principali”.

Come andrà il M5S alle elezioni?

“Non lo so e non mi interessa, so però quale sarà la linea di Conte, fare come sempre il gioco di Salvini, consentendo al leader della Lega di tornare al Viminale e a Berlusconi di essere eletto presidente del Senato”.

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