“Ma come ti permetti di chiamarlo bullo?” Nicolai Lilin, panico della Merlino: così asfalta Friedman e l’intera feccia del Pentagono

Un’opinione controcorrente, interessante come sempre, quella di Nicolai Lilin L’aria che tira. Lo scrittore era ospite in collegamento con Myrta Merlino nella puntata del 23 maggio, al centro del dibattito ovviamente la guerra in Ucraina. E Lilin mostra tutto il suo dissenso rispetto ad Alan Friedman, ospite in studio, che puntava il dito contro “il bullo” Vladimir Putin.

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Lilin – feroce oppositore dello zar – quando sente le parole di Friedman accenna un sorriso sarcastico. E quando Myrta Merlino gli chiede spiegazioni, risponde: “Io rido perché quando un bullo dà del bullo a un altro fa un po’ ridere”. “Dunque Friedman è un bullo?“, chiede la conduttrice. E Lilin risponde: “Ma sì, rappresenta un Paese che ha devastato mezzo mondo”, ovvero gli Stati Uniti, “la cui politica si basa sulla guerra. E anche in Ucraina è così. Se Putin è bullo, Biden è centomila volte più bullo di lui. È il bullo numero uno a livello internazionale”.

Nel mirino, poi, ci finisce esplicitamente Joe Biden:” Io critico ferocemente Putin, però non si possono sentire queste cose dagli americani. Il problema dell’Ucraina è che non ha alcuna iniziativa: né economica, né politica. È una torta che si spartiscono gli altri”. E ancora, aggiunge: “Quando si dice che il popolo ucraino deve resistere, mi chiedo: cos’è il popolo ucraino? Lo sono anche quelli che vivono sotto le bombe dei nazisti dal 2012. Devo fare un po’ l’avvocato del diavolo, devo essere obiettivo”.

Infine, lo scrittore si spende in una considerazione sulle strategie militari che stanno adottando i russi nel corso dell’invasione in Ucraina: “I russi stanno combattendo una guerra con due mani dietro la schiena, perché Putin non vuole sterminare le città alle porte dell’Europa”, conclude Lilin, fornendo la sua chiave interpretativa circa quel che sta accadendo sul campo.

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