Peste suina, Regione Lazio dispone una ‘zona infetta’ grande come Pavia. Il sottosegretario: “Pensare ad abbattere cinghiali”
di Valentina Lupia , Clemente Pistilli per Repubblica
Il governatore Zingaretti firma l’ordinanza per tentare di contenere la malattia virale attraverso indicazioni per le Asl e per i cittadini: ecco tutte le regole. Il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa: “Mi auguro si possa cogliere l’occasione di ridurre sensibilmente la popolazione degli ungulati”.
L’ordinanza firmata da Zingaretti
A stabilire quale sia questa zona e quali siano le conseguenti misure da adottare, ha provveduto la regione Lazio con unāapposita ordinanza firmata il 7 maggio dal presidente Nicola Zingaretti. Il provvedimento ĆØ finalizzato proprio a determinare āle prime misure di regolamentazione per il contenimento della peste suina africana nel territorio del Lazioā. La malattia, che non ĆØ trasmissibile agli essere umani, dopo i casi avuti in Emilia Romagna e Liguria, rischia di diffondersi anche nella regione governata da Zingaretti. Per contenere questo rischio, sono state disposte una serie di misure.
Il provvedimento regionale per prima cosa ha delimitato la cosiddette āzona infetti provvisoriaā, sulla scorta del resoconto fornito dal āgruppo operativo di espertiā. I confini dellāarea nel quadrante āNord- Nord Ovestā vengono fatti coincidere con il Grande Raccordo Anulare ed a āEst ā Sud Estā con il Tevere. A sud invece i confini dellāarea riguardando Circonvallazione Clodia, via Cipro, via di San Tommaso DāAcquino, via Arturo Labriola, via Simone Simoni, via Pietro De Cristofaro, via Baldo Degli Ubaldi. Ed infine, per quanto riguarda Sud Ovest, il confine ĆØ dato da via di Boccea.
Cosa fare con i cinghiali
Nella zona infetta provvisoria ĆØ stato dato mandato ai gestori delle aree protette di āimplementare una sorveglianza passiva rafforzataā, che dovrĆ quindi essere garantita dai guardiaparco di RomaNatura e degli altri enti coinvolti. I servizi veterinari territorialmente competenti, nel caso di rinvenimento di carcasse o di cinghiali moribondi, devono procedere al loro campionamento mentre le ASL e lāIstituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana devono provvedere alla gestione ed allo smaltimento di carcasse ed animali moribondi.
Niente picnic e recinzioni intorno ai cassonetti
Anche il comune di Roma viene investito di alcuni compiti, che riguardano piĆ¹ che altro lāinstallazione di una segnaletica con cui ribadire i comportamenti da tenersi. Tra questi anche la raccomandazione disinfezione delle scarpe allāuscita dalle aree agricole e naturali e, nel perimetro dei parchi coinvolti, sarĆ ora in vigore il divieto di organizzare eventi āinclusi i pic-nic allāaperto nelle aree agricole e naturaliā. Il comune deve inoltre provvedere aĀ mettere delle recinzioni intorno ai cassonetti, per evitare che gli ungulati ne vengano attratti. Anche ai cittadini viene assegnato un compito: quello di segnalare al numero verde della protezione civile (803555) attivo h24, la presenza di carcasse o di cinghiali moribondi.
Riniziamo con le regole folli, nemmeno il tempo di chiudere la narrativa covid che cominciano con altri virus.