“Cosa ho pensato quando ho visto gli Ucraini” Mattarella, come da previsione un discorso insulso anche per il 25 Aprile

(ANSA) “Il titolo di resistente a tutti coloro che, con le armi o senza, mettendo in gioco la propria vita, si oppongono a una invasione straniera”. Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella, in occasione del 25 Aprile, parlando ad Acerra.

“Con invasione Ucraina ho pensato a ‘Bella ciao'” “Nelle prime ore del 24 febbraio siamo stati tutti raggiunti dalla notizia che le Forze armate russe avevano invaso l’Ucraina, entrando nel suo territorio. Come tutti, quel giorno, ho avvertito un pesante senso di allarme, di tristezza, di indignazione. A questi sentimenti si ĆØ subito affiancato il pensiero agli ucraini svegliati dalle bombe. E, pensando a loro, mi sono venute in mente queste parole: “Questa mattina mi sono svegliato e ho trovato l’invasor”.  Sappiamo tutti da dove sono tratte queste parole. Sono le prime di ‘Bella ciao'”, ha ricordato il presidente.

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    1. garante della Costituzione da lui stesso calpesatata sotto i piedi

      chissĆ  se un giorno agli italiani sarĆ  comcesso di votare il proprio Presidente

  1. Per gli iracheni, gli afgani, gli yemeniti ecc. perĆ² non te le sei ricordate le parole di Bella ciao, caro presidente dei miei stivali.

  2. COME Lā€™ITALIA CONQUISTOā€™ LO Ā«STATUS DI GRANDE PAESEĀ».

    di Manlio Dinucci

    Il 24 marzo 1999, la seduta del Senato riprende alle 20,35 con una comunicazione dellā€™on. Sergio Mattarella, allora vice-presidente del governo Dā€™Alema (Ulivo ā€“ Pdci ā€“ Udeur): Ā«Onorevoli senatori, come le agenzie hanno informato, alle ore 18,45 sono iniziate le operazioni della NatoĀ».

    In quel momento, le bombe degli F-16 del 31Ā° stormo Usa, decollati da Aviano, hanno giĆ  colpito Pristina e Belgrado. E stanno arrivando nuove ondate di cacciabombardieri Usa e alleati, partiti da altre basi italiane.

    In tal modo, violando la Costituzione (artt. 11, 78 e 87), lā€™Italia viene trascinata in una guerra, di cui il governo informa il parlamento dopo le agenzie di stampa, quando ormai ĆØ iniziata.

    Venti giorni prima dellā€™attacco alla Jugoslavia, Massimo dā€™Alema ā€“ come racconterĆ  lui stesso in unā€˜intervista a Il Riformista (24 marzo 2009) ā€“ era stato convocato a Washington dove il presidente Clinton gli aveva proposto: Ā«Lā€™Italia ĆØ talmente prossima allo scenario di guerra che non vi chiediamo di partecipare alle operazioni militari, ĆØ sufficiente che mettiate a disposizione le basiĀ».

    Dā€™Alema gli aveva orgogliosamente risposto Ā«ci prenderemo le nostre responsabilitĆ  al pari degli altri paesi dellā€™AlleanzaĀ», ossia che lā€™Italia avrebbe messo a disposizione non solo le basi ma anche i propri cacciabombardieri per la guerra alla Jugoslavia. Ai bombardamenti parteciperanno infatti 54 aerei italiani, attaccando gli obiettivi indicati dal comando Usa.

    Ā«Era moralmente giusto ed era anche il modo di esercitare pienamente il nostro ruoloĀ», spiega Dā€™Alema nellā€™intervista. Ā«Per numero di aerei siamo stati secondi solo agli Usa. Lā€™Italia ĆØ un grande paese e non ci si deve stupire dellā€™impegno dimostrato in questa guerraĀ», aveva dichiarato nel giugno 1999 in veste di presidente del consiglio, sottolineando che, per i piloti, era stata Ā«una grande esperienza umana e professionaleĀ».

    Lā€™Italia assume cosƬ un ruolo di primaria importanza nella guerra alla Jugoslavia. Dalle basi in Italia decolla la maggior parte dei 1.100 aerei che, in 78 giorni, effettuano 38 mila sortite, sganciando 23 mila bombe e missili (molte a uranio impoverito) sulla Serbia e il Kosovo.

    Viene in tal modo attivato e testato lā€™intero sistema delle basi Usa/Nato in Italia, preparando il suo potenziamento per le guerre future. La successiva sarĆ  quella contro la Libia nel 2011.

    Mentre ĆØ ancora in corso la guerra contro la Jugoslavia, il governo Dā€™Alema partecipa a Washington al vertice Nato del 23-25 aprile 1999, che rende operativo il Ā«nuovo concetto strategicoĀ»: la Nato viene trasformata in alleanza che impegna i paesi membri a Ā«condurre operazioni di risposta alle crisi non previste dallā€™articolo 5, al di fuori del territorio dellā€™AlleanzaĀ».

    Da qui inizia lā€™espansione della Nato ad Est. In ventā€™anni, dopo aver demolito la Federazione Jugoslava, la Nato si estende da 16 a 29 paesi (30 se ora ingloba anche la Macedonia), espandendosi sempre piĆ¹ a ridosso della Russia.

    Oggi lā€™Ā«area nord-atlanticaĀ» si estende fin sulle montagne afghane. E i soldati italiani sono lĆ , confermando quello che Dā€™Alema definiva con orgoglio Ā«il nuovo status di grande paeseĀ», conquistato dallā€™Italia ventā€™anni fa partecipando alla distruzione di un paese che non aveva attaccato nĆ© minacciato lā€™Italia o suoi alleati.

    (il manifesto, 22 marzo 2019)

  3. Mattarella 25 Aprile 2019

    “La storia insegna che quando i popoli barattano la propria libertĆ  in cambio di promesse di ordine e di tutela, gli avvenimenti prendono sempre una piega tragica e distruttiva”

    In seguito l’indegno Capo dello Stato siglava provvedimenti anticostituzionali e discriminatori a scapito di milioni di italiani.

    Tornato poi al Colle grazie ai farabutti del centrodestra che invece di astenersi lo votavano addirittura all’unanimitĆ .

  4. Il PEGGIOR PRESIDENTE ( di certo non mio) che l’Italia potesse avere insieme a 2 primi ministri conte e il c….. Di draghi e i vari ministri porta borse da una sinistra MERDOSA FINO AL MIDOLLO da D’Alema e i suo schiavi speranza in primis, Letta un f….. di….. A una destra con un coglione 90enne che vede ( ormai puĆ² solo vederla ) la f….. A un Salvini che dal 40% ha portato e porterĆ  la lega al 10% se ci arriva a una meloni che di melone non ha un cazzo ĆØ semplicemente una pera marcia che cerca di apparire come nuova ma che marcia ĆØ e marcia rimarrĆ .
    AUGURO a questi PARASSITI BURATTINI e tutti i PEGGIORI CIALTRONI POLITICI VIROLOGI PSEUDO GIORNALISTI un KARMA che li faccia SOFFRIRE sia su di loro che su i loro cari devono VIVERE e SOFFRIRE per tutta la loro vita pezzi di M……

  5. Oggi ho pensato che “Bella ciao”, voi politici, non potete cantarla, ci avete svenduto agli usa e alle sue multinazionali.
    Dalla colonia Italia ĆØ tutto.

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