“Se Draghi vuole andarsene, lo dica subito” Rissa alla Camera, il servo del Pentagono ha provato ad aumentare le tasse, maggioranza spaccata

“Una roba assurda”. Urla, fogli che volano, oggetti lanciati a terra e parole forti: la discussione in Commissione Finanze sulla riforma del Fisco degenera, secondo lā€™agenzia stampa ā€œAnsaā€ per separare i deputati sarebbero intervenuti persino alcuni commessi mentre c’era chi spingeva e chi urlava: “E’ una vergogna, vergogna!”. Sui social il video di come sia finita malissimo la seduta ĆØ diventato virale: il deputato della Lega Claudio Borghi lo ha raccontato bene su Twitter.

Nella serata di ieri, mercoledƬ 6 aprile, si scopre che l’accordo sulla riforma del fisco, sulla quale il premier Mario Draghi potrebbe decidere di mettere la fiducia, ĆØ saltato. Una lunga giornata di trattative che si conclude con l’ennesima fumata nera in commissione Finanze alla Camera dove si sfiora la rissa. LƬ in quella sede dove si doveva trovare un’intesa sul pacchetto di riformulazione degli emendamenti proposto dal Governo: 25 emendamenti per sostituire quelli presentati dai partiti di maggioranza, che avrebbero dovuto ritirarli.

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La mediazione non va in porto per l’opposizione di Forza Italia e Lega, che non intendono ritirare l’emendamento (firmato anche da Fdi) che prevede il ritorno in commissione dei decreti attuativi del Governo, per un parere vincolante. Il Carroccio aggiunge anche un’altra condizione: quella che si voti il suo emendamento sull’impegno a non aumentare le tasse su titoli di Stato e locazioni. La commissione di Montecitorio, convocata alle 13,30, si aggiorna alle 19 per concedere un’ultima speranza ai tentativi di accordo. Ma, in serata, bisogna prendere atto che l’intesa non c’ĆØ dopo la lite violenta che sarebbe esplosa dopo la scelta del presidente Luigi Marattin (Italia Viva) di sospendere i lavori. Lo stesso Marattin sarebbe diventato protagonista della feroce discussione che ha coinvolto anche Alessio Villarosa (Gruppo Misto) e Marco Osnato (Fratelli dā€™Italia).

La scena terribile ĆØ stata ripresa da Sestino Giacomoni (Forza Italia) che poi ha pubblicato tutto su Instagram: Ā«Come ho detto nel mio intervento in Commissione Finanze questa sera non cā€™ĆØ piĆ¹ ordine, altro che interventi sullā€™ordine dei lavori. Dopo il mio intervento, per non votare, il presidente ha sospeso la seduta e si ĆØ scatenato lā€™infernoā€¦ Ā».  La maggioranza dunque torna a spaccarsi sulla riforma del fisco, con il rischio che si ripeta quanto accaduto con il catasto anche per altri articoli della delega.

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  1. scaramucce tra vecchi amici, fa parte dello spettacolo.. qualche emoji sui social, un vaffa e un dito medio, poi la sera tutti a fare bagordi al night con le troie pagate da noi, in attesa del malloppo sostanzioso.. quello del Pnrr

  2. Forse avevano finito il vino buono….., ma non mi interessano le risse se poi alla fine il voto di fiducia mette tutti d’accordo. Siete parlamentari senza nerbo, senza volontĆ  alcuna tranne il desiderio di denaro, dovreste vergognarvi di quello che avete fatto nell’ultima legislatura e, chi presente, anche in quelle passate. Non siete degni di rappresentare il popolo italiano.

  3. La rissa, se ĆØ vera, ĆØ di straordinario valore positivo, ĆØ il simbolo della non-indifferenza. Giungere ad un’incazzatura tale per cui prenderesti per il collo qualcuno (senza far nomi) ĆØ, come ripeto, straordinario.
    O preferite l’ignavia di che sta al parlamento senza infamia e senza lodo?

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