Tensione nel Mar Nero, sventato l’attacco alla più moderna nave della flotta russa: droni e barchini Ucraini saltati in aria come birilli

Ancora alta tensione sul Mar Nero. L’ultima accusa arrivata dalla Russia e diretta all’Ucraina è quella di aver attaccato una sua nave da guerra con tre droni navali. Stando al ministero della Difesa di Mosca, Igor Konashenkov, nel mirino è finita la nave Ivan Khurs, “impegnata in missioni per assicurare le operazioni dei gasdotti TurkStream e Blue Stream nella zona esclusiva economica turca”. Tutti i droni sono stati “distrutti e la Ivan Khurs continua la missione assegnata”, ha aggiunto.

L’attacco sarebbe avvenuto appena fuori dallo stretto del Bosforo, ancora molto lontano dalle coste ucraine o russe. Comunque per Mosca si tratta di una provocazione. La Ivan Khurs, infatti, è una nave da ricognizione elettronica unica nel suo genere. Costruita nel 2017 e messa in servizio nel 2018, l’imbarcazione è tra le più moderne della flotta a disposizione del Cremlino. La nave è dotata di vari complessi di ricognizione radio e guerra elettronica, nonché di sistemi di comunicazione per facilitare la gestione della flotta.

La Khurs sarebbe destinata al monitoraggio dei sistemi di difesa missilistica. Eppure l’esatta composizione del suo equipaggiamento non è stata mai resa nota. Ma non solo, perché essendo una nave da ricognizione, la Ivan Khurs è equipaggiata con diversi supporti per mitragliatrici da 14,5 mm KPVT e diversi MANPADS (sistemi di difesa aerea portatili). Insomma, un duro colpo per Mosca

Qui il filmato della distruzione di una delle imbarcazioni senza equipaggio di superficie ucraine che ha cercato di attaccare la nave di Ivan Khurs della Marina russa nel Mar Nero.

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